L’elisir di eterna giovinezza? Uccidere le cellule vecchie
Le particelle senescenti contribuiscono in maniera rilevante allo sviluppo di malattie legate all'età: riuscire a rimuoverle è un compito che la ricerca, anche a Trieste, sta cercando di portare al successo

Mentre invecchiamo, le cellule dei nostri organi perdono la capacità di funzionare in maniera corretta. Nei muscoli, nel cuore, nel cervello e negli altri tessuti progressivamente si accumulano cellule che non sono più in grado di replicarsi e che lavorano male.
Queste cellule senescenti rimangono ancora vive, ma non svolgono più le funzioni di quando erano giovani. E non soltanto perdono di efficienza, ma iniziano anche a rilasciare nel tessuto fattori tossici che impediscono alle altre cellule che le circondano, che pure sarebbero ancora normali, di funzionare bene esse stesse. L'accumulo di cellule senescenti alla fine contribuisce in maniera fondamentale allo sviluppo delle malattie legate all'età, incluse osteoporosi, artrosi, demenza e diabete.
Come contrastare allora la formazione delle cellule senescenti all'interno degli organi per mantenerli giovani? Molti laboratori stanno cercando di capire quali siano i meccanismi genetici responsabili dell'invecchiamento cellulare, in modo da poterli bloccare.
Ma c'è una strada alternativa, meno intuitiva ma forse più efficace. Paul Robbins, dello Scripps Research Institute in Florida e James Kirkland, della Mayo Clinic in Minnesota - due dei centri di ricerca medica più prestigiosi al mondo - pensano che il problema possa essere affrontato più semplicemente distruggendo le cellule senescenti stesse. In collaborazione con il mio laboratorio all'Icgeb di Trieste, in un articolo pubblicato questa settimana su Nature Communications, Robbins e Kirkland mostrano come possano essere sviluppati nuovi farmaci in grado di uccidere selettivamente le cellule senescenti, lasciando intatte quelle normali. In un modello di topo che invecchia rapidamente, questi farmaci senolitici hanno ringiovanito le funzioni di tutti gli organi, muscolo, osso e cervello inclusi.
Il concetto dei farmaci senolitici sembra del tutto rivoluzionario: per restare giovani, è sufficiente uccidere le cellule tossiche che sono invecchiate. Funzioneranno questi farmaci anche nell'uomo? Riusciranno anche ad aumentare la lunghezza della vita? Lo sapremo tra non molto, perché la sperimentazione sull'uomo sta per iniziare.
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