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Trieste, bevono e infastidiscono i bagnanti a Barcola: due denunciati

Sedicenne minaccia operatori e ospiti di una comunità sul Carso: ora è in carcere a Treviso

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TRIESTE Lunedì 17 luglio la polizia di Trieste ha denunciato due cittadini serbi, i fratelli D.L. e N.L., di - rispettivamente - 38 e 27 anni. Erano pervenute, infatti, alcune segnalazioni di due uomini che stavano infastidendo i bagnanti nella pineta di Barcola.

Sul posto si è recato un equipaggio della Squadra Volante della questura, che li individuati e identificati.
Si è appreso che il fratello più giovane aveva lanciato in mare il casco di un bagnante minacciandolo, rompendo la visiera, e che entrambi avevano consumato in precedenza alcune bevande alcoliche in un bar della zona senza pagare il corrispettivo.

I due fratelli sono stati denunciati per insolvenza fraudolenta. Il più giovane è stato deferito anche per minaccia e getto pericoloso di cose.

Nei giorni scorsi, invece, i carabinieri di Aurisina hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare nei confronti del 16enne italiano G.W..

Il ragazzo, che era domiciliato in una comunità per minori dell’Altopiano, nell’ultimo mese si era reso responsabile di una serie di reati che vanno dalle minacce, alle lesioni, alla violenza sessuale e all’estorsione, commessi sia all’interno che all’esterno della comunità, nei confronti di altri ospiti e degli stessi operatori, per i quali i carabinieri di Opicina avevano indagato raccogliendo gravi indizi di reità sul ragazzo e richiedendo al Tribunale dei minori l’emissione di una misura cautelare detentiva alla luce degli avvenimenti susseguitisi in breve tempo.

L’autorità giudiziaria ha così disposto la cattura e la reclusione del minore. I carabinieri lo hanno rintracciato a Trieste, mentre stava cercando di rendersi irreperibile per sfuggire alla sua cattura. Il minore è stato condotto all'istituto penale minorile di Treviso.

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