MOSSA. Guardare un paesaggio per poi chiudere gli occhi e lasciare che le linee sottili dell’immaginazione realizzino un quadro ricco d’emozione. È stata inaugurata a Mossa la mostra di Livio Caruso, l’artista romano che dagli anni 70 ha saputo far proprie le origini gradesi della madre. Una vita dedicata all’arte in tutte le sue sfumature. “Frammenti di esistenze concomitanti”, questo il titolo dell’evento che resterà aperto al pubblico a Mossa fino al prossimo 2 giugno, è un viaggio nel tempo che intende raccontare le opere di quest’artista. Tre le sezioni presenti all’ingresso del Comune: Strade al vento, Strappi distruzioni e rinascite e Quel che rimane dopo l’ultima solitudine ripercorrono la vita di Livio tra passato, presente e religione. «I lavori presentati sono frutto di un percorso in collaborazione con la Biblioteca statale isontina dove Livio ha in esposizione la parte più spirituale della sua mostra. Il nostro progetto IncontriAmoci a Mossa ha voluto accogliere questo artista che merita di essere apprezzato», ha affermato l’assessore Andrea Bullitta, durante l’inaugurazione. Nella scoperta di questa personalità dai profondi sentimenti, la narrazione delle sue opere porta a notare un mondo diverso, fatto di concetti e forme che dalla pittura informale arriva al linguaggio dell’installazione. «L’arte che mi guida è quella che mi permette di ascoltare nel vento il vento dell’anima, quello dove le emozioni sanno andare oltre alla più semplice materialità di un quadro. Il mio lavoro si concentra sugli scarti che la società emette in qualsiasi genere», ha raccontato Livio Caruso che intende esporre l’ultima parte della mostra ad Aiello del Friuli. Così girando nell’atrio del Comune di Mossa, la vista si sofferma a quelle ali di farfalla eternate dalla maestria di questo artista. Capita di imbattersi in un pezzo di formaggio o nel restauro del legno con tanto di incisione. Livio Caruso sa proprio stupire. Oltre ai colori variegati, a quell’intuizione che l’artista prova a stimolare nel suo pubblico, ammirando i suoi lavori si avverte quel brivido che percorre il cuore. Ci sono anche due piccoli quadri e alcuni disegni realizzati dal figlio Massimiliano, che sembra ripercorrere le orme del padre da bambino.
Valentina Princic