Maxi sequestro di volatili, tre in manette
Oltre 2700 esemplari morti di specie protette per un valore di più di 290mila euro: erano destinati all’Italia

FIUME. È stato il più grande sequestro di volatili morti mai avvenuto nella Regione quarnerino-istriana: gli uccelli, che erano destinati al remunerativo mercato abusivo italiano, sono rigorosamente tutelati in Croazia. La Polizia fiumana, con i colleghi del commissariato di Albona (Istria), è riuscita a fare luce su un traffico illegale di volatili, sequestrandone al valico croato sloveno di Pasiacco (lungo la statale Fiume-Trieste) 1.126 esemplari.
Altri 1.587 sono finiti successivamente nelle mani degli agenti a Santa Domenica, nell'Albonese. In totale sono stati posti sotto sequestro 2.713 esemplari, per un valore stimato dagli esperti in 2 milioni e 200mila kune, pari a circa 294mila euro.
In cella sono finiti Feruco Kirsic, 58 anni, domiciliato a Santa Domenica; Mikica Zivkovic, 42 anni; e Slobodan Mitkovic, 33 anni, questi ultimi entrambi cittadini serbi ma residenti a Vicenza. Nei confronti dei tre sospetti il Tribunale regionale di Fiume ha disposto un mese di carcerazione preventiva, ritenendo sussitesse il pericolo di fuga e reiterazione di reato.
Potranno riottenere la libertà versando 150mila kune (20mila euro) di cauzione a testa: in quel caso saranno processati a piede libero. Nel corso dei primi interrogatori, in questura e in procura a Fiume, hanno negato qualsiasi addebito.
I due serbi sono stati fermati dalle forze dell'ordine a Pasiacco, mentre si trovavano a bordo della loro auto. Zivkovic, di professione saldatore, e Mitkovic, verniciatore di auto, non avevano notificato gli uccelli alle autorità di confine, né avevano la documentazione relativa al luogo di origine dei pennuti.
Arrestati, i serbi hanno evidentemente raccontato alla polizia che Kirsic era il loro complice istriano, dal quale avevano ricevuto diverse casse di volatili, per poi dirigersi a Pasiacco. In breve tempo Kirsic ha ricevuto la visita di una squadra di poliziotti albonesi che hanno scoperto centinaia di uccelli nella sua abitazione, tutti accuratamente sistemati in un congelatore.
Il maxisequestro ha riguardato uccelli delle specie Calandro, Spioncello, Fiorrancino e Regolo, la cui cattura, trasporto e compravendita di esemplari vivi e morti è severamente vietata nel Paese. Si sospetta che l'istriano abbia preso in consegna gli uccelli da un cittadino italiano. La polizia fiumana ha fatto sapere di avere accertato che i pennuti erano destinati ai mercati d'oltreconfine, quasi sicuramente quello italiano, dove il piatto di "polenta e osei" è ancora popolarissimo.
Il ministero della Salvaguardia ambientale ha fatto sapere che ciascun esemplare sequestrato raggiunge un costo che va da un minimo di 800 kune (107 euro) a un massimo di 1.600 kune (214 euro). Secondo alcune voci, in Italia si possono ottenere anche più di duemila kune (267 euro) per un solo volatile protetto dalla legge. I tre sono sospettati di commercio di specie tutelate e distruzione di risorse naturali protette.
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