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Austria, vince Van der Bellen: Hofer riconosce la sconfitta

Lo sfidante del leader dei Verdi si è congratulato con l'avversario. In netto aumento gli elettori che si sono recati alle urne

2 minuti di lettura
Alexander Van der Bellen, candidato dei verdi, lascia il seggio dopo aver votato a Vienna  (ap)

Il candidato ecologista Alexander Van der Bellen ha vinto il ballottaggio per le presidenziali austriache. Il leader dei Verdi ha vinto il 'ballottaggio bis' grazie all'affluenza in netto aumento in confronto alle elezioni annullate del 22 maggio. I primi dati di affluenza ufficiali arrivano dal land Vorarlberg, dove il numero di votanti è salito dal 54,2 al 58,1%.

 Al secondo turno del 22 maggio scorso, poi annullato per irregolarità nel voto postale, Van der Bellen aveva preso il 50,3% dei voti.

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I sostenitori di Alexander Van der Bellen stanno festeggiano il successo annunciato del loro candidato. Herbet Kickl, che ha guidato la campagna dell'ultranazionalista Norbert Hofer, ha ammesso la sconfitta. Lo stesso ha fatto il candidato alle elezioni presidenziali con un post su Facebook. 

«Congratulazioni ad Alexander Van der Bellen per il suo successo, chiedo a tutti gli austriaci di restare uniti e lavorare assieme. Siamo tutti austriaci, non importa che cosa abbiamo deciso alle urne», ha scritto Hofer su Facebook. «Cari amici, vi ringrazio. Mi avete sostenuto in modo così magnifico e sono infinitamente triste che non abbia funzionato. Avrei voluto prendermi cura dell’Austria», ha aggiunto.

«Norbert Hofer è stato vittima di una vera e propria campagna di paura contro la sua persona», ha commentato il leader degli ultranazionalisti austriaci Fpö Heinz Christian Strache. «Di certo ha pesato molto nelle zone rurali l'indicazione di voto per Van der Bellen dato dal segretario della Ívp Reinhold Mitterlehner», ha aggiunto Strache, che ha sottolineato che quello di Hofer «comunque è il miglior risultato mai raggiunto dalla Fpö a livello nazionale».

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Van der Bellen ha stravinto nel suo comune, Kaunertal, una piccola località di montagna in Tirolo. Il professore ha ricevuto 286 voti, ovvero l'86,4%. Hofer si è fermato invece a 45 voti (13,6%). Al ballottaggio del 22 maggio, poi annullato, il Verde aveva ottenuto l'85,14%.(ANSA).

«Avrei voluto le cose andassero diversamente», ha detto il leader del partito austriaco Fpö, Heinz-Christian Strache, secondo quanto riportano i media austriaci, aggiungendo di «sperare che (Van der Bellen, ndr) sarà un buon e onesto vincitore». Strache ha anche ringraziato Norbert Hofer, nella foto, sconfitto candidato dell’ultradestra 

Chi è il nuovo presidente, europeista che difende i migranti. Il nuovo presidente austriaco, Alexander Van Der Bellen, presentatosi come indipendente con il sostegno dei Verdi, è un ex militante socialista e un europeista convinto. Il 72enne ex docente universitario è molto apprezzato per la schiettezza e l’onestà che lo hanno contraddistinto fin dal debutto in politica all’età di 50 anni, quando nel 2006 guidò i Verdi a raddoppiare i consensi al 10% facendoli diventare il terzo partito del Paese alpino. Figlio di un padre russo e di una madre estone fuggiti dalla rivoluzione bolscevica del 1917, è stato preside della facoltà di Scienze economiche dell’Università di Vienna. Van Der Bellen ha criticato la linea dura sui migranti del governo socialdemocratico e ha già fatto conoscere la propria posizione critica nei confrnti del trattato transatlantico sul libero commercio, il Ttip, unico punto in comune, quest’ultimo, con Norbert Hofer, il suo rivale a capo del Partito della Libertà. Padre di due figli e da poco risposato, le sue passioni sono le auto e il ’poco ecologicò tabacco. Van Der Bellen aveva vinto anche nel turno di ballottaggio del 22 maggio scorso, il cui esito venne poi annullato dalla Corte suprema l’1 luglio sulla base di un ricorso di Hofer, sconfitto per un soffio, che contestava la regolarità del voto all’estero.

Le congratulazioni della Serracchiani. «In questo momento di incertezze e tentazioni disgregatrici sono convinta che Van der Bellen farà un ottimo lavoro». Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia e vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani, commentando l'affermazione del candidato verde alle presidenziali in Austria. «Dall' Austria viene il segnale - prosegue Serracchiani - che c'è voglia di stabilità e bisogno di ragionevolezza, per affrontare i grandi temi dell'Europa e della globalizzazione». «Queste votazioni, le modalità in cui si sono svolte e chiuse con il riconoscimento del vincitore da parte del candidato sconfitto, ci danno anche la misura di un Paese di antica civiltà e - conclude - di ordinata democrazia».

(notizia in aggiornamento)

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