Accordo sul futuro di 50 addetti ex Revas
Previsti un altro anno di Cassa integrazione straordinaria e un percorso di formazione in vista del rientro nel mercato del lavoro

Un altro anno di Cassa integrazione straordinaria (Cigs) e la formazione professionale per essere ricollocati sul mercato lavorativo: 50 ex dipendenti Revas, azienda dell’indotto metalmeccanico triestino, intravedono una possibile soluzione per non perdere il tram chiamato occupazione. Possibile soluzione delineata nel protocollo che è stato firmato ieri all’ora di pranzo in piazza Oberdan dalla Regione Fvg, dai sindacati, dalla curatela fallimentare, dalla Saiph (la nuova denominazione delle attività industriali ex Revas acquisite un anno fa dalla Orion).
Possibile soluzione che - ha spiegato l’assessore Loredana Panariti - ripropone il modulo già sperimentato per la Ferriera di Servola, per Sertubi, per la pordenonese Ideal Standard. In questa chiave la Cigs assume una funzione strumentale per governare forme di disoccupazione “recuperabile”: infatti l’auspicio è che la formazione professionale, svolta durante il periodo coperto dalla Cassa per riqualificare la manodopera, consenta il reintegro nell’azienda nel frattempo ristrutturata oppure in altre imprese entro l’Area di crisi complessa triestina, necessitanti di personale referenziato.
Il protocollo, sottoscritto nella sala azzurra del Consiglio regionale, risulta indispensabile dal punto di vista procedurale per accendere la pratica presso il ministero del Lavoro. Invece, sul fronte formativo, il fascicolo verrà già aperto alle 10.30 di mercoledì 7 dicembre, quando lo staff triestino dell’Agenzia del lavoro, capitanato dalla responsabile territoriale Veronica Stumpo, si recherà alla Saiph (ex Revas) in via Caboto, per prendere visione “sul campo” delle esigenze operative aziendali. Cioè quali e quanti addetti riqualificati servano alla nuova proprietà, quali competenze e quali mestieri.
A tale proposito l’amministratore delegato Marco Bono è stato esplicito: bisogna alzare la qualità della manodopera, perchè già ora, qualora ci fosse stata disponibilità, Saiph avrebbe potuto inserire in fabbrica 5-6 professionalità “fresche”. La nuova proprietà, che afferisce all’Orion guidata da Luca Farina, in coerenza all’intesa negoziata con il curatore fallimentare Piergiorgio Renier e con i sindacati, ha riassunto 44 addetti e, qualora la ristrutturazione aziendale procedesse al meglio, si riserva di prenderne un’altra trentina.
L’a.d. Bono è molto prudente ma non pessimista: Saiph ha lavoro, il 70% delle commesse è sempre garantito da Wärtsilä, il restante 30% arriva da altri clienti a cominciare dalla stessa controllante Orion. Oltre un milione di euro di investimenti hanno permesso di rafforzare il parco macchine e l’utensileria dello stabilimento..
Oltre la metà dei 50 ex dipendenti non è italiana, quindi la prima preoccupazione dell’Agenzia sarà quella di reperire gli indirizzi degli interessati per convocarli e informarli dell’opportunità. Soddisfazione da parte della struttura regionale del Lavoro, rappresentata dal direttore centrale Nicola Manfren e dalla p.o. Luca Antonicelli. L’Agenzia - è stato ricordato - ha già svolto 638 “missioni” presso le aziende per incrociare offerta/domanda di lavoro.
Suspence sugli spalti perchè il segretario della Fiom, Sacha Colautti, ha tardato di una quarantina di minuti: una volta arrivato, drappeggiato in una felpa rossa griffata con la sigla del suo sindacato, l’imbarazzo si è dissolto e tutti hanno lietamente firmato. In sede di dichiarazione di voto lo stesso Colautti (la Fiom è il sindacato maggiormente rappresentativo in Saiph) ha chiesto alla Regione l’estensione dello strumento, utilizzato per Ferriera e Revas, anche fuori dai confini dell’Area di crisi. Fabio Kanidisek, che pilota l’attività di Fim Cisl per Wärtsilä & indotto, si aspetta una risposta collaborativa da parte degli imprenditori triestini. Marco Gregori (Uilm) e Marco Stolfa (Ogl) d’accordo nel sottolineare il positivo risultato ottenuto con la compattezza dei soggetti coinvolti nell’operazione.
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