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C’è poi la questione spinosa delle quote rosa, delle quali il sindaco Anna Cisint farebbe a meno (ipse dixit) e che invece il centrosinistra sostiene. Difatti, le dichiarazioni rilasciate lunedì dalla prima cittadina nella presentazione della giunta nella sala consiliare dell’ex Pretura hanno fatto compiere un balzo sulla sedia a Cristiana Morsolin, l’ex assessore che a lungo ha lavorato con le associazioni di riferimento e i centri antiviolenza. «Non ho nulla da ridire sul fatto che Cisint abbia dato la delega delle Parti opportunità a un consigliere, Giuliana Garimberti, ho invece da obiettare sul fatto che delle quote rosa non si avverta necessità - esordisce l’ex assessore Morsolin -. Potrebbe valere in un mondo ideale, dove le donne non vengono pagate meno degli uomini a parità di incarico, come invece i report nazionali ci svelano, e la politica pullula di mamme o giovani, purtroppo non è così».

«E ne è dimostrazione - prosegue - proprio il fatto che, per far quadrare le quote rosa in giunta, Cisint ha dovuto chiamare la Tubetti da Fogliano Redipuglia, dove ricopriva il ruolo di vicesindaco. Come ne è esempio anche il fatto che sui banchi del centrodestra la rappresentanza femminile, con due consiglieri, sia esigua, se non ridotta ai minimi termini». «Inoltre - conclude Morsolin - non credo che il gentil sesso, per essere autorevole o imporsi, debba assumere atteggiamenti maschili: uomini e donne sono diversi, per questo vanno rimossi gli ostacoli che fanno sì non vi possano essere le medesime opportunità. Vigilerò sul punto, anche se, a mio avviso, con queste dichiarazioni, Cisint parte male».

Perplesso anche l’assessore provinciale Ilaria Cecot: «Quello che mi preoccupa seriamente, a livello istituzionale, è la sparizione dell’assessorato alle Pari Opportunità: un consigliere con delega non è la stessa cosa. Lo abbiamo già visto a Gorizia: questo metodo risulta essere assolutamente inefficacie e poco incisivo, oltre al fatto che sminuisce istituzionalmente la delega». Perciò Cecot convocherà il 22 novembre la Commissione provinciale Pari opportunità, invitando il sindaco di Monfalcone a partecipare di persona, poiché «è mia intenzione, e sarà l’ultimo atto da assessore, chiedere con lettera scritta a tutti i primi cittadini della Provincia di istituire, se non lo hanno, questo assessorato». (ti.ca.)

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