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Cessata l’emergenza Isonzo dopo la paura della piena

La mobilitazione della Protezione civile regionale è scattata nella notte tra sabato e domenica quando il livello si è pericolosamente alzato ma gli argini hanno retto. Strada allagata a Barcola

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La piena dell'Isonzo nella giornata di domenica 6 novembre (foto Marega) 

GRADISCA. Isonzo “sorvegliato speciale” dalla Protezione civile regionale per l’intera giornata di ieri. Sono state ore di apprensione e di viva preoccupazione. Le abbondanti piogge della notte fra sabato e domenica che si erano abbattute sull’Isontino avevano finito con l’ingrossare pericolosamente il corso d’acqua. Soltanto in serata, la tensione si è allentata. Alla fine, gli argini (potenziati e innalzati di recente) hanno retto l’urto di quel muro d’acqua e già nella tarda serata di domenica la situazione era sotto controllo e l'emergenza rientrata.

 

Maltempo e fiumi ingrossati: l'Isonzo a Salcano

 

La piena dell'Isonzo dalla passerella di Gradisca

 

In particolare, a preoccupare era il tratto gradiscano del fiume dove, negli anni passati, si era verificata un’esondazione rimasta ben scolpita nella memoria dei gradiscani. Alle 3 di domenica era stato attivato il servizio di piena del fiume Isonzo che, attorno alle 4, scaricava più 1.700 metri cubi al secondo, superando il livello di guardia, per poi raggiungere addirittura la soglia di 2.200 metri cubi al secondo alle 6.50. Sorvegliato speciale, a Savogna d’Isonzo, anche l’affluente Vipacco.

 

[[(MediaPublishingQueue2014v1) Maltempo, allerta per la piena del fiume Isonzo]]

 

Alle 12 di ieri il fiume “sacro alla patria” aveva raggiunto, a Gradisca, il picco con 8 metri e 77 centimetri. Da evidenziare che il livello di guardia è fissato a 7,80 metri, il livello di primo presidio a otto metri e 30, il livello di secondo presidio a 9 metri mentre l’allarme diventa “rosso” a dieci metri.

 

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Piogge abbondanti, allerta sull'Isonzo. Strada allagata a Barcola (FT/VD)]]

 

Nella notte fra sabato e domenica si sono registrati tredici interventi dei pompieri nella zona di Ronchi dei Legionari e Monfalcone per scantinati e garage allagati. Nella mattinata di domenica altri nove: fra i più significativi la rimozione di un albero caduto non lontano dall’asse stradale a Sagrado e un sopralluogo a Gorizia per un abete pericolante.

Smottamenti a San Floriano del Collio. Problemi anche a Mossa nella zona di via Codelli e campagne allagate nell’area del Cormonese e del Preval. 

In provincia di Trieste si sono registrati numerosi allagamenti nella zona di Opicina e Monrupino, ma anche interventi nel tratto iniziale di Strada del Friuli e in via Bonomea, oltre che nel centro di Trieste. Sotto il cavalcavia ferroviario di viale Miramare, attorno alle 20.30, si è formato il classico “lago” , con l’acqua che ha raggiunto una ventina di centimetri di altezza causando non pochi disagi al traffico. Allagato anche il tratto fra il semaforo di Barcola e la pineta, a causa della grande quantità d’acqua scesa da via Boveto e dalla strade adiacenti.

 

Maltempo del 6 novembre, allagamenti in strada in viale Miramare a Barcola

 

L’ondata di maltempo ha causato i maggiori problemi verso sera, quando una precipitazione intensa, accompagnata da tuoni e fulmini, ha investito la città.
In certe zone in pendenza, dove nelle strade si sono raccolte grosso volumi d’acqua, come in via Bonomea, sono saltati i tombini, causando situazioni di pericolo per i veicoli.

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