GORIZIA «Vi siete mangiati 1.300 kg di bistecche, 7 prosciutti». Probabilmente basta questo cartello esposto da uno standista per comprendere l’eccezionale successo di “Gusti di frontiera”. Numeri assoluti ancora non ci sono. Ma secondo le prime stime fornite dal Comune, la kermesse si è chiusa con il botto, registrando un progresso di presenze del 25% rispetto alla già eccezionale edizione del 2015 quando i visitatori furono 500mila euro: significa che sarebbe stata sfiorata la quota delle 700mila persone. Soddisfatto il sindaco Ettore Romoli che parla di «numeri strabilianti». «Ora la sfida è far crescere ancora la qualità della manifestazione, per farle guadagnare in maniera stabile la ribalta nazionale», rimarca. Gli espositori? Entusiasti e, in alcuni casi, costretti a chiudere anticipatamente gli stand dopo aver esaurito le scorte. E poi, l’apoteosi del parcheggio “creativo” con le auto parcheggiate anche nei posti più impensabili: sulle aiuole, lungo i controviali a pochi centimetri dai gazebo dei bar, persino sopra le strisce pedonali. Del resto le file lungo la strada regionale 56 e le colonne di auto sulla A34 Gorizia-Villesse parlavano da sole.
La nostra classifica delle specialità
L’ultima giornata ci ha permesso di perfezionare la nostra classifica delle specialità, interpretando i gusti delle migliaia di persone che hanno visitato la kermesse. Il podio? Vince, indiscutibilmente, la pljeskavica: un piatto molto popolare della penisola balcanica, originario di Leskovac (Serbia). Si mangia prevalentemente negli Stati dei Balcani occidentali (Serbia, Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Macedonia) ma anche i goriziani ne vanno ghiotti. A Gorizia, per addentarne una, è stato necessario affrontare anche lunghe fila.
In seconda posizione le salsicce austriache chiamate Frankfurter (Würstel), letteralmente “salsicciotto di Francoforte”. Deliziose. Un piatto, guarnito di patate, veniva proposto a 5,50 euro. Un prezzo onesto. Sul terzo del podio un dolce: il kürtoskalács, un dolce tipico ungherese conosciuto anche come camino dolce o torta a camino per la sua forma. A Gorizia è scoppiata una vera e propria “mania” per questa delizia del palato. La classifica finale vede anche una specialità esotica e lontana dai gusti europei: il pad thai thailandese, un piatto composto da tagliolini di riso saltati in padella con uova, salsa di pesce, succo di tamarindo, peperoncino, più varie combinazioni di germogli di soia, gamberetti, pollo o tofu, guarniti con arachidi sbriciolate e coriandolo. A “Gusti” si poteva acquistare un piatto per 6 euro. Tra le new entry le tornado chips viste in particolare nel Borgo Americhe: una patata tagliata a spirale e infilzata sullo stecco, poi fritta in olio bollente; è piaciuta molto, anche ai più piccoli. La classifica si completa con il panino con la polpetta di Trota, il Pad thai thailandese (una novità), il Ceviche peruviano, i sempreverdi cocoretti, le olive all’ascolana cotte nella Guinness e il pollo alla senape.
L’altro volto di Gusti di frontiera
Ma “Gusti”, nonostante gli appelli alla moderazione, ha portato anche qualche problema. In alcuni borghi si è assistito a poco gradevoli sfide fra chioschi a colpi di musica alta. Nella zona dei Giardini pubblici c’è stata anche una scazzottata fra standisti: una mini-rissa sedata prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. E poi tanti ubriaconi, talvolta anche molesti. Una ragazza, probabilmente sopraffatta dai fumi dell’alcol, si è rifugiata nella sua auto e si è addormentata lasciando la vettura con il motore acceso per tutta la notte. A segnalarlo ai vigili urbani alcuni residenti.
La serata si è caratterizzata anche per alcuni controlli della Guardia di finanza ai chioschi e per un furto in un’abitazione, probabilmente favorito dal trambusto della manifestazione. Senza contare la sporcizia, montagne di immondizie, su Facebook segnalano «pozzanghere di vomito». Alle 3.30 del mattino, un sessantacinquenne (che probabilmente stava rincasando da Gusti) è deceduto a causa di un infarto. La sua morte è avvenuta in strada, in via del Carso: a notare, sul marciapiedi, il corpo senza vita alcuni passanti. Immediatamente sono arrivate sul posto due auto della polizia. Era un uomo (di cui non sono state fornite nè le generalità nè le iniziale) con gravi problemi di salute. È crollato a terra, stroncato da un malore. «Nessun mistero. Le cause sono naturali», la testimonianza della Polizia.
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