GORIZIA Da solo staccava, in un anno, il 18% delle multe comminate da tutti i vigili urbani complessivamente. Il dato statistico, assolutamente clamoroso, venne reso noto qualche anno fa da Fabio Gentile (allora vicesindaco e assessore comunale alla Polizia municipale) e finì con l’alimentare la “fama dell’agente 26, alias Michele Furlan, vigile urbano inflessibile e molte volte finito al centro delle polemiche per lo zelo e la sua grande «produttività».

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Tutta questa premessa per arrivare alla notizia. Michele Furlan sta per salutare il comando della Polizia municipale di Gorizia: è destinato, infatti, a ricoprire lo stesso servizio al Comune di Verona. Conferme dirette arrivano dalla determina 3.972 del Comune scaligero, facilmente scaricabile dal sito web istituzionale.

Si ricorda che, nel maggio scorso, il Comune di Verona ha indetto un avviso di “mobilità esterna volontaria” per la copertura di posti a tempo pieno e indeterminato di categoria C (agente di Polizia locale) e sono risultati idonei due concorrenti, fra cui Michele Furlan, primo classificato «che ha accettato - si legge nella determina - il trasferimento presso il Comune di Verona». Il dirigente Marco Crescimbeni, fatta tutta questa doverosa premessa, dà quindi il via libera al trasferimento che dovrebbe diventare effettivo a decorrere già da domani.

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Si volta pagina, dunque. «Confermo. Michele Furlan è entrato a far a parte del corpo dei vigili urbani del Comune di Verona», sottolinea il sindaco Ettore Romoli. «Si tratta di quella che viene definita “mobilità intercompartimentale” - fa eco Marco Muzzatti, comandante della Polizia municipale di Gorizia -. Mi risulta che Furlan si sia piazzato al primo posto e dovrebbe prendere servizio nelle prossime ore a Verona». Muzzatti non nasconde la sua preoccupazione per il fatto che il corpo dei vigili urbani di Gorizia è sempre meno numeroso.

Sempre Fabio Gentile, qualche anno fa, snocciolò altri dati: numeri assoluti e non variazioni percentuali che vennero confermati dallo stesso agente 26 in un’altra occasione. In tribunale, Michele Furlan dichiarò che in nove anni di servizio, di cui 6 a Gorizia, aveva elevato quasi 15 mila contravvenzioni: una media di 4,5 al giorno, compresi Natale, Pasqua e le altre feste comandate. Una di queste contravvenzioni sfociò in un processo e fu proprio in quell’occasione che Furlan pronunciò queste parole che vennero riportate in un nostro servizio.

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