Trieste, nave scarica rifiuti in mare: fuggi fuggi all’Ausonia
Un traghetto turco in via di attracco ha rilasciato sostanze maleodoranti davanti allo stabilimento balneare stracolmo di gente

TRIESTE Talvolta le navi, in entrata o in uscita dal porto, per salutare la città, ci danno di sirena, ed è usanza che crea allegria. Altre volte, nella medesima manovra, decidono magari di scaricare sostanze innominabili, coprendo subito il mare di una schiuma che fa scappare i bagnanti .
È in pratica quello che è successo a Trieste all’altezza dello stabilimento Ausonia mercoledì 3 agosto. Erano più o meno le 14.30, quando un traghetto turco della Un ro-ro, che stava attraccando a Riva Traiana ha improvvisamente scaricato delle sostanze maleodoranti.
Tra i bagnanti (molte le persone in acqua vista la giornata più che afosa) è stato quasi il fuggi fuggi generale. «Mi hanno detto, racconta un testimone, Luca Pauluzzi, autore anche delle foto che testimoniano l’incidente - che l’odore era insostenibile, e poi venire a contatto con quella “sbrumatura” indecente non deve essere proprio il massimo. Non ci sono poi dubbi su chi abbia propiziato l’inquinamento: la macchia è comparsa pochi secondi dopo il transito del traghetto, che ho anche fotografato ».
Pauluzzi non si è limitato a raccogliere testimonianze tra i presenti, ma ha anche investito della questione gli unici due uomini in divisa presenti al momento del fattaccio. «Erano due giovani della Guardia Costiera - aggiunge - ai quali ho subito chiesto cosa si potesse fare per segnalare l’accaduto ai massimi livelli. Hanno detto che si sarebbero informati. Ma a questo punto io mi chiedo: ci saranno adeguate normative che sanzionano tali comportamenti da parte delle navi cargo straniere che ormeggiano vicino agli stabilimenti balneari? ».
Quello degli scarichi “allegri” è fenomeno relativamente noto, anche se in passato aveva interessato prevalentemente le petroliere. Per anni, anzi, la città era stata interessata da una quasi psicosi legata alla “grande puzza” , odori insostenibili che si diffondevano nell’aria a ore impensabili. Qualcuno, nel frangente, aveva poi individuato nel “vezzo” di alcuni comandanti di lavare le cisterne al largo la causa di tali emissioni.
L’episodio di mercoledì, invece, sembra relativamente isolato e con ben pochi precedenti. Di sicuro ha rovinato la giornata a molti triestini. Sugli sviluppi, si vedrà.
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