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Istruttrice cacciata, sciopero del pattinaggio a Gorizia VIDEO

Genitori e atlete in rivolta dopo l'allontanamento dell'allenatrice da parte dell'Ugg. Manifestazione alla Valletta del Corno

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Sciopero del pattinaggio a Gorizia (foto Bumbaca) 

GORIZIA. “Ugg se volere è potere allora noi vogliamo Anita!!!!”. “No Anita, no pattini”. Parafrasando il motto della società e una famosa pubblicità, le atlete della sezione pattinaggio dell’Unione ginnastica goriziana hanno voluto ribadire ieri la loro posizione a favore della loro allenatrice. Per chiedere che ad Anita Bresar venga rinnovato il contratto, hanno messo in atto un vero e proprio sciopero sportivo. Anziché scendere in pista per l’allenamento, le ragazze hanno letteralmente incrociato i pattini.

 

Pattinatrici in sciopero a Gorizia: "Rivogliamo la nostra allenatrice"

 

Li hanno legati tra loro con le stringhe e li hanno lasciati simbolicamente davanti all’ingresso dell’impianto di via Italico Brass. L’accesso alla pista non è stato impedito a nessuno: chiunque avrebbe potuto entrare e, infatti, una bambina ha regolarmente lavorato secondo programma con la vice-allenatrice Stephany Semoli.

 

[[(MediaPublishingQueue2014v1) Sciopero dei pattinatori a Gorizia]]

 

A protestare contro la scelta del direttivo di interrompere dopo 14 anni di successi la collaborazione con l’allenatrice di Salcano sono state una dozzina di atlete tra i 7 e i 18 anni. Tutto si è svolto sotto gli occhi attenti dei genitori che hanno puntualizzato le posizioni già espresse nel corso della doppia riunione di venerdì scorso nella quale il consigliere delegato Stefano Benetti aveva comunicato l’“esonero” della maestra. «I numeri sono sempre più bassi e le prospettive non sono positive. I piccoli li perdiamo dopo un anno e per gli agonisti ci sono problemi nello spogliatoio», aveva spiegato il dirigente. Parole che avevano scatenato la furia della quasi totalità delle mamme, subito schierate a difesa dell’istruttrice.

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