Accordo con i cinesi, Fincantieri alla conquista dell'Oriente
Firmato a Shanghai un patto di joint venture per la produzione di navi destinate specificamente al grande mercato asiatico. Le unità verranno costruite in loco, sfruttando la piattaforma tecnologica e la consulenza dei tecnici del Gruppo con sede a Trieste. Bono: "Intesa che non ha eguali al mondo"

TRIESTE Fincantieri, leader mondiale nella costruzione di navi da crociera, e China State Shipbuilding Corporation (Cssc), il maggiore conglomerato cantieristico della Cina, hanno firmato un accordo per una joint venture finalizzata allo sviluppo e alla crescita dell'industria crocieristica cinese. Fincantieri acquisisce così un ruolo di primo piano a presidio di un mercato strategico e ad alto potenziale. La firma è avvenuta lunedì 4 luglio a Shanghai tra l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, il presidente di Cssc, Wu Qiang, e il presidente di Cssc Cruise Technology Development e del cantiere Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding (Sws), Wang Qi. Alla cerimonia erano presenti l'ambasciatore d'Italia in Cina, Ettore Sequi, e il console generale a Shanghai, Stefano Beltrame.
L'accordo, che fa seguito a quelli storici con Cssc e Carnival Corporation del novembre 2014, prevede che la joint venture svilupperà e venderà navi da crociera destinate esclusivamente e appositamente personalizzate per il mercato cinese e asiatico. Tali navi saranno realizzate presso uno dei cantieri di Cssc, il sito di Sws, sulla base di una piattaforma tecnologica concessa in licenza alla stessa joint venture e al cantiere di Sws da Fincantieri, che quindi opererà, sempre attraverso la joint venture, per fornire le attività di sua competenza. L'accordo prevede che Fincantieri fornisca alla joint venture e al cantiere di Sws anche servizi di consulenza specifici e alcuni componenti chiave delle navi.
«Questo nuovo accordo ci pone al centro di un progetto senza eguali al mondo - dice l'amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono - che è promosso direttamente dal governo cinese attraverso un programma molto ambizioso. Ci siamo attrezzati per affrontare i nuovi scenari internazionali - conclude Bono -, e oggi veniamo prescelti come il partner cantieristico dello sviluppo della crocieristica di un Paese che guarda con grande determinazione a questa industria».
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