In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

«Perchè non donate lo stipendio ai poveri?»

La provocazione del leghista Zotti, spiazzato Obizzi che voleva il commissariamento

1 minuto di lettura

Aria di vacanza, più che di dismissione in consiglio provinciale. Alle 18.50 il presidente dell’assemblea Gennaro Falanga suona la campana e annuncia: «Fra 10 minuti si comincia. Anche cinque», propone il presidente della Provincia Enrico Gerghetta. «Ma presidente… non si doveva cominciare alle 18.30?», si mette di traverso Franco Zotti. Falanga si gira stizzito, guarda verso il banco del leghista, vede un manifesto contro il governo Renzi e intima a Zotti di toglierlo. Falanga si avvicina quindi al consigliere democratico Luca Bigot e spiega sottovoce: “Manca il numero legale. Stiamo cercando di fare melina». L’appello inizia alle 19. In aula ci sono 14 consiglieri più Falanga. Della giunta, oltre a Gherghetta, ci sono Donatella Gironcoli e Vesna Tomsic. L’assessore Cecot è assente giustificata come anche il collega Federico Portelli, che però arriva alle 19.15. L’opposizione attende l’esecutivo al varco, ma nelle comunicazioni di inizio seduta il presidente gioca d’anticipo. Gherghetta spiega per filo e per segno le funzioni che rimarranno alla Provincia e annuncia la riduzione delle indennità della giunta: «Non vogliamo fare la parte di quelli che ‘se slunga’ la busta paga”. La mossa spiazza la minoranza pronta a chiedere il commissariamento. Dario Obizzi (Fi), se da un lato parla di decisione opportuna, dall’altro domanda se sia tecnicamente possibile rinunciare a tutto o a parte di un diritto come quello dell’indennità di funzione. Zotti parla di bluff: «Direte che vi siete tagliati lo stipendio, ma che vi obbligheranno a prenderlo. Vi invito a mettere tutto in una cassetta e donarlo ai poveri». Secca la replica di Gherghetta sulla questione: “Come già al Comune di Gorizia sono stati ridotti i compensi, così verrà fatto anche in Provincia».

Stefano Bizzi

I commenti dei lettori