Via libera alle crociere in Porto vecchio
Il Comitato portuale approverà nei prossimi giorni l’ampliamento della concessione dell’Adriaterminal a Gmt

TRIESTE L’ampliamento delle finalità della concessione dell’Adriaterminal per consentire lo sviluppo in quest’area del traffico passeggeri e in particolare di quello crocieristico. Il Comitato portuale decaduto per fine mandato e di cui è scaduta anche la proroga tecnica sarà comunque chiamato ad approvare ai primi di luglio quella che è una rivoluzione nella distribuzione delle specificità dei singoli terminal, oltre che un’ipotetica rampa di lancio per la rivitalizzazione del Porto vecchio.
Il segretario generale dell’Authority Mario Sommariva sta sollecitando in questi giorni le associazioni di categoria e sindacali a rinominare i proprio rappresentanti nel parlamentino di cui il governo con il Decreto porti, prossimo a entrare in vigore e che istituisce le Autorità di sistema portuale, ha già celebrato il funerale. Nel Comitato portuale, che stavolta potrebbe essere veramente l’ultimo, tornerà a sedere Roberto Dipiazza che anche nella fase successiva farà comunque parte della ristretta governance prevista dalla nuova legge, mentre difficilmente potrà esserci Maria Teresa Bassa Poropat dato che le province dovrebbero cessare le proprie funzioni dal primo luglio. New entry, ma forse per un’unica seduta, anche per il nuovo sindaco di Muggia Laura Marzi che sostituisce Nerio Nesladek. Inedito anche il vicepresidente del Comitato che per regolamento è il comandante della Capitaneria di porto: si tratta di Luca Sancilio che recentemente ha sostituito Goffredo Bon.
La concessione dell’Adriaterminal rimarrà a Genoa metal terminal che fa parte del gruppo Steinweg-Handelsveem di Rotterdam e che ne è titolare fino al 2022. L'Adriaterminal occupa un'area di circa 70mila metri quadrati di cui 25mila di magazzini coperti, ha 570 metri lineari di banchina con fondali di quasi 12 metri. Il terminalistà è attualmente specializzato in spedizioni, trasporto, stoccaggio e movimentazioni soprattutto di metalli non ferrosi, acciai, ferroleghe e rottami. Alcuni dei magazzini (12, 13 e 14) sono autorizzati dal London metal exchange, la Borsa dei metalli non ferrosi più importante del mondo e il Magazzino 13 è autorizzato anche dal Liffe per lo stoccaggio di caffé e cacao. Nell'ambito della casa madre di Rotterdam comunque non mancherebbe l'expertise riguardo ai traffici passeggeri e la riconversione potrebbe costituire una crescita del business per lo stesso terminalista. Concorrenza “olandese” dunque in casa di Trieste terminal passeggeri che gestisce oltre che la Stazione Marittima e l’ormeggio 57 alla radice del Molo Settimo, anche il Molo Quarto all’interno dello stesso Porto vecchio dove per la prima volta quest’anno arriverà una piccola nave da crociera: l’Arethusa.
Dall’Adriaterminal devono essere eliminate le quattro gru giallo-blu, facilmente visibili dalla città e dal 2000 segno connotativo di questo settore portuale. Operazione che sta dando solo grattacapi all’Autorità portuale: prima sono state messe in vendita a cinque milioni, ma senza trovare acquirenti, e ora sta andando deserto anche il secondo bando che le offriva a prezzo di saldo per un milione soltanto e che scadeva proprio ieri. «Dovremo fare un terzo bando e accontentarci di venderle come ferro vecchio», si è lamentato ieri Sommariva. Al Comitato portuale, il commissario Zeno D’Agostino relazionerà anche sugli esiti dello studio di fattibilità per quanto concerne l’accessibilità al terminal da parte di navi da crociera e traghetti. Il rischio sarà anche quello di avere più terminal che navi. Sarà da vedere anche se la stessa Gmt sarà in grado di portare traffico passeggeri e se il Porto vecchio (ma anche la città più in generale) conterrà quegli attrattori e quelle facilities in grado di convincere le compagnie di navigazione a prenderlo in seria considerazione. Se a queste strutture si affiancherà il porto per megayacht progettato da Fincantieri e completo oltre che di ormeggi anche di foresterie, albergo e strutture per la piccola manutenzione e il rimessaggio, l’intera striscia di costa del Porto vecchio potrà vivere una nuova fase vicina alla prosperità.
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