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Manager, dipendenti, stipendi: petizione per frenare gli eccessi

Promossa dal nostro editorialista Ferdinando Camon, ecco la raccolta di firme da presentare al premier affinche le paghe dei dirigenti apicali di un'azienda siano al massimo cento volte superiori a quello dell'emolumento minimo erogato dalla stessa azienda. Potete firmare anche voi

1 minuto di lettura

TRIESTE Manager, dipendenti e stipendi: ecco un'iniziativa dello scrittore e nostro editorialista Ferdinando Camon, che Il Piccolo sottoscrive, appoggia e pubblicizza: una petizione on line che chiede al governo di normare i limiti degli stipendi ai manager, in maniera che siano al massimo cento volte superiori (cento volte, non poco dunque) allo stipendio minimo percepito da un dipendente dell'azienda interessata.

 

 

"Numerosi amici mi hanno spinto a lanciare la petizione che riporto qui sotto - scrive Camon -. La speranza è di convincere il nostro presidente del Consiglio a fare le stesse dichiarazioni che ha rilasciato il suo collega francese, Manuel Valls. Per ora basterebbe. Poi, da cosa nasce cosa. È una petizione, quindi ha bisogno di firme, perciò della visibilità che possono darle i giornali". Detto (anzi, scritto) e fatto.

Volete dare anche voi il vostro contributo alla causa? Leggete, seguite il link e firmate (bastano pochi e semplici clic):

IL TESTO DELLA PETIZIONE

Al Presidente del Consiglio

Signor Presidente,

Italia e Francia hanno un problema in comune: l’enorme divario tra stipendio minimo e massimo nelle aziende. A Parigi quaranta intellettuali han denunciato la pratica delle super-aziende di mantenere quel divario nel rapporto di 1 a 240, e han chiesto al governo di bloccarlo per legge al limite di 1 a 100. La petizione, partita con 40 firme, in un giorno ne ha raccolte 10mila. E il primo ministro Manuel Valls ha dichiarato: “Sono convinto che questa sia la strada da seguire”. In Italia il divario tra gli stipendi e le pensioni minime e massime arriva al rapporto di 1 a 250. Un divario del genere non è cristiano, non è marxiano e non è umano. Signor Presidente, possiamo sentire da lei le stesse parole pronunciate dal suo collega francese? Che lei riconosce il problema e condivide il pensiero che quel divario va abbassato di molto? Non retroattivamente, perché non si può, ma d’ora in avanti, magari applicando il rapporto di 1 a 10 della nascente Olivetti o di 1 a 6 della attuale Banca Etica?

PER FIRMARE SEGUITE QUESTO LINK

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