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Ad Aiello Festa spodestato dall’ex parroco Bellavite

Dall’abito talare alla fascia tricolore la rivincita del poliedrico goriziano: «Risultato inatteso e per una manciata di schede»

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Andrea Bellavite 

AIELLO DEL FRIULI. Da confessore ad amministratore. Così l'ex parroco Andrea Bellavite spodesta Roberto Festa e si insedia alla guida del comune di Aiello del Friuli. Una vittoria non annunciata, anzi giocata sul filo del voto: sono stati 34, infatti, gli elettori che hanno determinato la vittoria del candidato di centrosinistra rispetto al sindaco uscente.

Dunque il prete (sospeso) goriziano Bellavite, ma anche scrittore, anticonformista tanto da rigettare l’abito talare in maniera definitiva dopo aver concorso alle amministrative di Gorizia e non aver dato seguito ai moniti imposti dal clero, ora scende in pista nei panni di amministratore principe del Comune che anni addietro ha servito in qualità di parroco. Una storia davvero incredibile la sua.

«Sono emozionato e commosso per questa attestazione di fiducia. Non credevo potesse accadere - dice a caldo il neo primo cittadino aiellese - e voglio ringraziare il sindaco uscente per il lavoro fatto e sono certo che si potrà aprire un periodo di collaborazione». Dopo la delusione per l’esito delle elezioni nel capoluogo isontino, insomma, ecco la grande soddisfazione e rivincita politica di Bellavite che ormai lo consacra a portavoce nella Bassa friulana del Pd.

«Certo, questo risultato è inatteso, ma anche il frutto di un lavoro politico molto forte e capillare - sottolinea Bellavite - frutto di idee e una programmazione d’ampio respiro orientato a ricompattare il tessuto sociale del comune di Aiello. Infatti, siamo riusciti a mettere assieme tante componenti, dagli esponenti del Pd al movimento degli ambientalisti ma anche coloro che fanno parte della comunità senza appartenenze politiche specifiche. La base del nostro lavoro ha avuto come motivo conduttore il rinnovamento del tessuto sociale nella tradizione».

La voglia di innovazione e di voltare pagina per proiettare le possibilità di sviluppo, anche a livello europeo del Comune, per Bellavite sono state le peculiarità principali che hanno determinato questa significativa vittoria del suo raggruppamento.

«Ribadisco che nutro il massimo rispetto verso chi ha amministrato fino ad ora (il candidato sindaco Festa, ndr) e per un reale rilancio di Aiello, che rappresenta una responsabilità davvero grande per noi. E per questo chiedo di cooperare, anche in considerazione del fatto - aggiunge Bellavite - che il divario tra quanti hanno sostenuto la mia lista e il raggruppamento del primo cittadino uscente è davvero minimo».

Per quanto concerne invece la composizione della giunta municipale, il nuovo sindaco ha puntualizzato che già da oggi si lavorerà in tal senso in quanto le scadenze sono praticamente immediate. «Le anime che hanno composto la nostra lista sono varie e dobbiamo tenerne conto - conclude Bellavite - In ogni caso penso di formare l’esecutivo entro pochi giorni, poi a breve convocherò il Consiglio comunale perché incombe l’approvazione di un bilancio».

Bellavite si è messo subito al lavoro. Lascerà momentaneamente la sua collaborazione con l’incubatore di cultura Kulturni dom di Gorizia.

«Ma non smetto la mia collaborazione con il Forum Gorizia», ha precisato. Su fb gira già la battuta che dopo Aiello potrebbe candidarsi a sindaco di Villesse, altro comune dove ha svolto le funzioni di parroco lasciando un ottimo ricordo nella popolazione.

Bellavite avrà ora meno tempo da dedicare alla scrittura dei libri.

Dopo i successi diffusionali de “L’Isonzo” e “Il Carso” (volumi fotografici editi da Leg e proposti in collaborazione con Massimo Crivellari) e l’ultimo libro “Lo spirito dei piedi”, chissà che ad Andrea non venga l’idea di tenere un diario segreto della sua attività di sindaco e magari pubblicarlo con uno pseudonimo.

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