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Serracchiani ammette il ko: "A Trieste e Pordenone il centrodestra ha schierato candidati accreditati"

Il commento al voto amministrativo regionale della presidente del Fvg, nonché vicesegretario nazionale Pd: "Moltiplicheremo gli sforzi per i ballottaggi, siamo convinti di poter ribaltare il risultato". Un messaggio agli elettori delusi del M5s

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Debora Serracchiani commenta il voto delle comunali 2016 nella sede romana del Pd (ansa)

TRIESTE «lo scenario locale presenta situazioni differenziate e quindi è analogo a quello nazionale». La dichiarazione arriva dalla la presidente della Regione Fvg, nonché vicesegretaria del Pd nazionale, Debora Serracchiani, commentando i risultati delle amministrative in regione.

Per Serracchiani, «oggettivamente il voto del primo turno a Trieste e Pordenone evidenzia il buon risultato ottenuto da un centrodestra ricompattato con candidati storicamente riconoscibili e accreditati come Dipiazza e Ciriani, i quali hanno creato valore aggiunto con le loro liste personali. Il centrosinistra ha ora il compito di farsi capire meglio da quella parte di elettorato che non ha votato, e anche da quelli che vorrebbero cambiare le cose e oggi rischiano di trovarsi precipitati nel lontano passato. Nelle prossime due settimane intensificheremo gli sforzi per serrare le nostre file, allargare la platea del voto, coinvolgere gli indecisi e arrivare al ballottaggio con forze fresche. La partita non è affatto chiusa perché il centrosinistra ha la volontà di ribaltare questi risultati, com'è nella logica del doppio turno».

«Nei Comuni sotto i 15mila abitanti il centrosinistra conferma quasi tutte le amministrazioni uscenti e conquista quattro comuni di centrodestra, tra cui la simbolica città di Latisana. Nei due Comuni non capoluogo chiamati al secondo turno, a San Vito al Tagliamento, dove il ballottaggio è interno al centrosinistra, e a Cordenons il centrosinistra è in vantaggio. Alto era l'obiettivo dei grillini soprattutto a Trieste, dove però restano lontani dal ballottaggio e sotto il 20%, mentre a Pordenone si fermano al 12%. Mi auguro - ha concluso Serracchiani - che tra loro vi sia chi vorrà far sentire la propria voce il 19 giugno».

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