Trieste, il candidato anti-immigrati mette in imbarazzo i 5 Stelle
Fabio Tercovich definisce sul suo profilo Facebook "clandestini" tutti i migranti e propone di sospendere "ogni forma di aiuto umanitario". Immediatamente scaricato dal "sindaco" del Movimento, Menis: "Mi dissocio da quelle frasi razziste". Ma lui insiste imperterrito

TRIESTE Si chiama Fabio Tercovich, è un dipendente regionale ed è candidato per il M5S alle comunali di Trieste. Solo che il suo profilo facebook sta mettendo in serio imbarazzo i grillini, oltre ad aver già suscitato la protesta del capogruppo del Pd alla Camera, Ettore Rosato. Perchè Tercovich, sui social, fa fondamentalmente propaganda anti-migranti . Per lui i profughi sono tutti «clandestini» e per questo, tra le varie cose, propone di «sospendere ogni forma di aiuto umanitario a quei Paesi dai quali arriva questa marea di persone». E auspica che l'Italia «dichiari lo stato di guerra a difesa dei confini marittimi». Senza se né ma. In uno dei suoi ultimi post, datato 30 maggio, Tercovich scrive che «nel caso dei clandestini , più tolleriamo che entrino nel nostro Paese orde di semplici migranti economici africani che si spacciano per profughi di guerra, senza un permesso preventivo, anzi, mantenendoli, e più ne arriveranno in futuro, fino a raggiungere numeri incontrollabili e destabilizzanti per la nostra società». Nei giorni immediatamente precedenti, stesso refrain. «Il principio deve essere quello secondo cui chi vuole entrare a casa di qualcun'altro (scritto proprio così, con l’apostrofo, ndr), deve, prima, chiedere il permesso, e solo dopo viene, eventualmente, accolto. A quanti cercano di entrare senza permesso preventivo andrebbe negato, a prescindere, ogni diritto all' accoglienza».
Glaciale il commento di Rosato: «I post di questo candidato 5Stelle sono tutti simili. Naturalmente nessuno dei suoi colleghi né il loro candidato sindaco l'hanno mai smentito. Non me la prendo con lui - continua Rosato - del resto il suo capo e i suoi delegati hanno sempre praticato la politica di dire qualsiasi cosa e il suo esatto contrario, perché l'importante è prendere voti, indipendentemente dalle sciocchezze che si dicono o scrivono. Si parla alla pancia, mai alla testa delle persone». In serata la netta presa di distanza del candidato sindaco Paolo Menis. «Mi dissocio dissocio dalle dichiarazioni razziste di un nostro candidato. Si possono avere idee diverse sulla gestione dell'immigrazione ma mai deve mancare il rispetto degli esseri umani».
Per nulla pentito e nonostante le "scomunica" di quello che dovrebbe essere il suo candidato sindaco di riferimento (l'esterrefatto Menis), Tercovich rincara anche dopo l'uscita di questo articolo e di un analogo pezzo "nazionale" su Repubblica. "Ecco serviti i "boldriniani" annidati dentro il Movimento 5 Stelle", posta aggressivo la mattina di venerdì 3 giugno, allegando a mo' di giustificazione una dichiarazione di Beppe Grillo, risalente a qualche tempo fa, relativa alla necessità di espellere "tutti i clandestini". Un'insistenza abbanstanza indicativa, che forse gli darà quel po' di visibilità necessaria a raggranellare qualche preferenza tra le "teste calde", ma che certo non fa onore alla sua lista d'appartenenza.
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