Trieste, il popolo anti-Ferriera diffida i candidati
Domani alle 17 la partenza del corteo da Foro Ulpiano. Il Comitato organizzatore: «No ai comizi elettorali».

TRIESTE Fischietti, pentole e striscioni. E un chiaro altolà ai politici: niente comizi elettorali. Tutto pronto per la protesta anti-Ferriera di domani (domenica) organizzata dal Comitato 5 dicembre. Attesi migliaia di cittadini. Gli organizzatori confidano che siano più dei 5mila della manifestazione di fine gennaio.
Appuntamento davanti al Tribunale, in Foro Ulpiano, alle 17. Il corteo durerà almeno due ore e si snoderà, con ovvie conseguenze sul traffico, lungo via Ghega, via Roma, via Valdirivo e Corso Cavour per approdare in piazza Unità sotto il palazzo della Regione.
«La nostra intenzione è ribellarci all’avallo della presidente Serracchiani al programma di risanamento di Arvedi» spiega una dei portavoce del Comitato, Barbara Belluzzo. E aggiunge: «Un programma non rispettato, come è evidente dalle continue fumate nere e dai 27 sforamenti di Pm10 e benzopirene. Il limite annuo è 35, siamo già a due terzi».
Ma proprio in questi giorni, e proprio alla vigilia della manifestazione, l’Arpa è intervenuta fornendo ampie rassicurazioni sul miglioramento della qualità dell’aria.
«Il trend positivo dei dati nelle centraline vicine allo stabilimento conferma l’efficacia dell’impegno della nuova proprietà», commenta Alessandro Casula, professore di Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, l’esperto di inquinamento al quale si è affidato il gruppo Arvedi.
«Analizzando i dati delle stazioni delle reti di misura - si legge in una nota di Siderurgica Triestina - emergono anche ulteriori elementi significativi: le basse medie di Pm10, la sostanziale equivalenza tra i dati delle centraline vicine e lontane dallo stabilimento e la diminuzione del valore di benzopirene».
Basterà a quietare gli animi del popolo anti-Ferriera? Difficile, molto difficile. «Ciò che l’Arpa dice non rispecchia la realtà - controbatte Belluzzo - . L’Arpa è un ente di nomina politica e questa collusione si nota nell’emanazione di comunicati spalmati sulla linea politica di Serracchiani e Cosolini».
Ma il rischio che l’evento di domani si trasformi in una passerella elettorale, a pochi giorni dal voto, c’è. Eccome. D’altronde, insieme a varie associazioni, tra cui Fareambiente o Legambiente, che definisce «inadeguate» le soluzioni adottate dalla nuova proprietà per abbattere le emissioni, è attesa la partecipazione di svariati candidati. Ci sarà innanzitutto il M5S con Paolo Menis e il big Luigi Di Maio.
Ma anche Roberto Dipiazza: «Prima vado allo stadio a vedere la partita della Triestina, perché è un momento importante per la città, e poi sarò in piazza, come d’accordo con il Comitato». Con lui pure Massimiliano Fedriga e Pierpaolo Roberti della Lega. «Vogliamo ribadire il diritto alla salute», osservano.
«Una partecipazione, la nostra, senza simboli di partito, per sottolineare quanto la battaglia a difesa dell’ambiente e della salute dei triestini non debba essere oggetto di strumentalizzazioni bensì della più ampia condivisione tra tutte le forze politiche e sociali».
Confermata pure la presenza dell’indipendentista di Uniti per Trieste Nicola Sponza. Si tengono fuori, invece, Alessia Rosolen di Un’Altra Trieste Popolare e Iztok Furlanic: «Preferisco andare a sostenere i colori alabardati - afferma il candidato di Sinistra unità - perché non condivido la protesta». Una curiosità: è prevista pure la presenza degli Ultras della Triestina.
Bandiere e slogan di partito non saranno comunque ben accetti. «È una battaglia trasversale - ribadisce Belluzzo - lasciamo la parola ai cittadini. I politici che l’altra volta hanno parlato sono stati fischiati. Se si verificheranno comportamenti non inadeguati la piazza reagirà».
Cosolini, dal canto suo, ribadisce la propria disponibilità al dialogo con il Comitato. «Massimo rispetto per tutti quei cittadini che hanno sopportato da troppo tempo la situazione - rileva il sindaco - ma mi pare che la gente venga dirottata su un obiettivo irraggiungibile, cioè la chiusura dell’area a caldo. E la manifestazione avrà un tono elettorale visto che ci sarà chi, per anni, non ha fatto nulla».
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