Dal matrimonio gay alla discesa in campo «contro l’ottusità»
«Cinquant’anni che aspettavo questo momento. Ora sono normale anche io o voi siete diversi come me. Non credo possiate capire, ma avevo bisogno di condividerlo». Il ballerino e coreografo Corrado...

«Cinquant’anni che aspettavo questo momento. Ora sono normale anche io o voi siete diversi come me. Non credo possiate capire, ma avevo bisogno di condividerlo». Il ballerino e coreografo Corrado Canulli, romano, classe 1964, direttore della compagnia Arteffettodanza, ha commentato su Facebook l’approvazione della legge sulle Unioni civili. «Ci sono voluti 48 anni perché io venissi riconosciuto come normale» spiega il candidato alle comunali nella lista Si Sinistra per Trieste con Marino Sossi candidato sindaco. Per festeggiare ha aperto una bottiglia di rosé preso in Slovacchia, la patria del marito Lubos Dzuro. Nel maggio di un anno fa era stato il sindaco Roberto Cosolini a trascrivere il suo matrimonio gay celebrato a New York all’anagrafe comunale.
Perché ti candidi alle comunali?
Ho deciso di buttarmi. Perché ancora mi indigno, ancora mi stupisco dell’ottusità politica che fa campagna elettorale contro il diverso variamente inteso. Libertà è partecipazione come cantava Gaber.
Come mai non ti sei candidato per il Pd di Cosolini, visto che lui ha trascritto il vostro matrimonio?
Non me l’ha chiesto. Inoltre nonostante la stima che ho per Roberto come persona, non riesco a riconoscermi nelle idee e nelle logiche del suo partito e nella coalizione che lo sostiene, con partiti che hanno sempre fatto della discriminazione la loro idea di politica.
E la scelta di “ Si Sinistra per Trieste”?
Non ho mai avuto tessere di partito. Sono diversi anni che non so più cosa sono, che non trovo più un partito in cui riconoscermi. Non amo etichette e mai le ho permesse su di me, però so ancora da che parte stare: con chi accoglie e non con chi discrimina, con chi pensa che un mondo più giusto sia ancora possibile, con chi pensa che la cultura sia un bene comune, con chi non ti chiede “con chi vai a letto” o “quante volte vai a messa”.
Potresti essere di sinistra...
Alla fine non so se sono di sinistra o meno, quello che so è che sicuramente non parteciperò mai a una rivoluzione in cui non si balla.
L’orientamento sessuale può influenzare gli elettori? Pensa ai voti della comunità gay lesbica e trans della città?
Ovvio. Obbligherò tutti i triestini a partecipare al Gay Pride in tanga e piume di struzzo. (fa.do.)
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