«Wärtsilä, tagli inaccettabili» La Regione scende in campo
Il vicepresidente Bolzonello: «Incomprensibile la strategia scelta dall’azienda Vogliamo avere un piano sul futuro di Bagnoli». Giovedì vertice chiave al Mise

La Regione affronterà la vertenza Wärtsilä con tutti gli strumenti di politica industriale disponibili, a cominciare da quelli messi in campo dall’Accordo di programma per l’area di crisi complessa triestina.
«E’pienamente operativa una linea di contributo dedicata, con oltre dieci milioni di euro di dotazione, proprio alle attività di ricerca e sviluppo delle aziende dell’area», precisa il vicepresidente e assessore regionale alle Attività produttive Sergio Bolzonello, che ribadisce la linea di massima attenzione dell’istituzione nei confronti delle pessime intenzioni manifestate dal gruppo finlandese, che vuole tagliare 90 posti a Bagnoli, concentrati nella ricerca&sviluppo e nel “propulsion”.
Perchè sarà proprio Bolzonello a rappresentare la Regione Fvg alla riunione conocata giovedì prossimo dal ministero dello Sviluppo Economico, con il quale s’intende collaborare «come in altre vertenze» (vedi Electrolux, Ideal Standard, Burgo). Ma se da un lato c’è la volontà di contribuire ad arginare la minacciata crisi, d’altro canto Bolzonello non ci sta a fare la “slot machine” pubblica per i giocatori finlandesi: «I tagli annunciati sono gravi e inaccettabili, sia per l’entità sia perle funzioni colpite», funzioni il cui annientamento espongono il grande stabilimento carsolino «a rischi futuri di rilocalizzazione». Dunque, l’esecutivo regionale recepisce il messaggio lanciato dei sindacati: se si taglia la testa tecnica e progettuale, la mera attività manifatturiera potrà essere un domani spostata verso Cina e Corea, dove Wärtsilä ha in piedi joint venture produttive.
«Incomprensibile la strategia perseguita dall’azienda - insiste Bolzonello - dato che stima la ripresa del settore per il 2020, attendiamo un dettaglio del piano industriale, che abbia una visione concreta per il futuro dello stabilimento».
A Roma ci sarà anche il Comune triestino, aldilà del fatto che la fabbrica carsolina operi nel territorio di San Dorligo. Il sindaco Roberto Cosolini reputa «non digeribili» i piani di ridimensionamento prospettati dai finlandesi, «perchè l’andamento dei conti non è tale da poter indurre l’azienda a ricorrere a questi allarmi». «Non c’è alcuna logica industriale in questi comportamenti - commenta il primo cittadino - dal momento che Bagnoli veniva considerato punta di diamante della struttura produttiva internazionale Wärtsilä». «Incontrerò le rappresentanze sindacali nei prossimi giorni», conclude Cosolini, il quale nega la possibile connessione tra la campagna elettorale in corso e l’offensiva della multinazionale.
Sul pesante conto presentato venerdì pomeriggio dai managers Ilari Kallio e Stefan Wiik, da registrare infine il “no comment” di Giuseppe Bono, amministratore delegato di Fincantieri (buona cliente di Wärtsilä) e presidente di Confindustria Fvg.
A proposito dei conti evocati da Cosolini, ricordiamo che la prima trimestrale 2016 non è stata brillante ma neppure disastrosa: il margine operativo resta attestato all’8,7% e il portafoglio ordini è cresciuto del 3% a oltre 5 miliardi di euro.
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