Il Comune ribadisce il no al rigassificatore
Approvata all’unanimità in Consiglio una delibera contraria all’impianto. Pressing bis sul governo

Se mai qualcuno non se ne fosse reso conto, il Comune ha voluto ribadire ancora una volta ieri in una nota la propria netta contrarietà al rigassificatore di Gas Natural a Zaule. «Nella seduta del 20 aprile - sottolinea la nota -il Consiglio comunale di Trieste ha approvato all'unanimità una delibera nella quale si è ribadito il parere contrario all'impianto di rigassificazione di Zaule, impegnando in tal senso l'Amministrazione. Anche da altre parti sono giunte analoghe sollecitazioni con la richiesta di un impegno politico forte da parte del Comune di Trieste. Vorremmo dare in merito - sottolinea la nota - tutte le rassicurazioni del caso.L'amministrazione comunale di Trieste conferma il suo No a questo impianto di energia. Lo ribadisce con forza soprattutto oggi quando, con l'avvenuta approvazione del Piano Regolatore del Porto di Trieste, si affermano in modo definitivo scelte alternative di sviluppo del territorio. L'approvazione del Piano formalizza infatti e rende concrete tutte le iniziative sulle quali si articolerà lo sviluppo del Porto, dal prolungamento del molo VII al nuovo molo VIII, alla piattaforma logistica (possibile in realtà anche senza Piano regolatore, ndr.) al terminale Ro-Ro all’ex Aquila. Il futuro della città costruito anche su queste grandi opere - si fa notare - rappresenta un ulteriore motivo di incompatibilità con il progettato impianto del rigassificatore di Zaule, all'interno delle dighe».
«Questa incompatibilità - prosegue la nota - rinforza il parere negativo espresso all'unanimità e in più occasioni dal Consiglio comunale, e i ricorsi dell'amministrazione ai tribunali amministrativi. Un parere motivato da ragioni di ordine urbanistico, di traffici, di inquinamento del golfo, di rischi di incidente rilevante e da carenze e irregolarità procedurali che hanno connaturato e caratterizzano tuttora l'intero iter del progetto, non ultima la mancata fase informativa della popolazione, pur espressamente prevista dalle norme».
«Il Comune, che ha mantenuto sempre vivo il confronto con gli Enti pubblici e con la Regione in primis, si è attivato per far richiedere ai Ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico un pronunciamento definitivo che ponga fine al progetto del rigassificatore di Zaule, uscendo dalle posizioni ambigue che continuano a caratterizzare i loro comportamenti attuali».
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