TRIESTE «Notiamo con piacere che sull’area a caldo della Ferriera di Servola, l’opinione che ci hanno esposto oggi il sindaco Roberto Cosolini e l’assessore comunale all’Ambiente Umberto Laureni non è la stessa di Siderurgica Triestina (la società del Gruppo Arvedi che la gestisce, ndr.)».
Lo hanno affermato dopo l’incontro che si è svolto ieri pomeriggio in municipio Andrea Rodriguez e Barbara Belluzzo a nome del Comitato 5 dicembre. «Nel corso delle visite allo stabilimento sia l’amministratore delegato Andrea Landini ai componenti della Commissione comunale, sia il giorno successivo a noi la responsabile pubbliche relazioni Valentina Peverelli hanno sostenuto chiaramente che “l’area a caldo non si chiude perché fa parte del processo integrato”, ma oggi Cosolini e Laureni hanno affermato che non concordano con questa affermazione. In particolare l’assessore ha ribadito che l’area a caldo non è funzionale al laminatoio in quanto la ghisa prodotta a Trieste viene spedita a Cremona da dove tornerà indietro l’acciaio per essere lavorato nel futuro laminatoio. C’è una discrepanza netta dunque tra le due posizioni e noi ne prendiamo atto favorevolmente».
Lo stesso Cosolini ha anche più volte annunciato che prenderà una posizione personale sulla prosecuzione del funzionamento di altoforno e cokeria. «Il sindaco ci ha ribadito - hanno spiegato ancora i rappresentanti del comitato - che tra il 15 e il 20 maggio dichiarerà ufficialmente se secondo lui ci sono o meno i presupposti per la prosecuzione dell’area a caldo.Noi stiamo comunque preparando una seconda grande manifestazione di protesta. Se il sindaco si pronuncerà a favore, la faremo certamente. Se prenderà una posizione contraria faremo decidere alla gente se farla o no e nel caso la facessimo comunque chiedremmo anche allo stesso sindaco, alla lista che lo sostiene, al Pd di parteciparvi affinché si tratti di una manifestazione assolutamente trasversale e non certo elettorale. Siamo comunque consci che quello del sindaco sarebbe un pronunciamento politico al quale fare seguire tutto il procedimento tecnico per arrivare realmente alla chiusura. Tutto il processo ha comunque bisogno di un forte avvallo politico e popolare».
«Ho ribadito al Comitato - ha riferito al termine lo stesso sindaco Cosolini - che il mio pronunciamento sul fatto se gli interventi migliorativi attuati da Siderugica Triestina consentono la prosecuzione dell’area a caldo oppure, all’opposto, se le intese prese vanno riviste avverrà abbondantemente prima delle elezioni perchè oltretutto deve arrivare anche con un certo anticipo sulla data del 29 maggio in cui il Comitato ipotizza la possibilità di una nuova manifestazione di protesta. Quello che stiamo attuando non è un dialogo facile, ma devo riconoscere che continua proficuamente.
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