Duino Aurisina, riparte l’offensiva anticamion a Sistiana
L’Unione slovena sollecita l’amministrazione: «A rischio la sicurezza di residenti e turisti»

DUINO AURISINA Tir che attraversano il centro di Sistiana superando con disinvoltura i limiti di velocità imposti dal Codice della strada. Turisti che vedono sfrecciare camion, automobilisti e motociclisti, incuranti delle più elementari norme sulla sicurezza. Residenti che oramai da anni sanno di rischiare di essere investiti ogni volta che mettono un piede giù dal marciapiede per attraversare la carreggiata.
Con l’avvicinarsi della bella stagione, si ripropone, per il più importante centro turistico balneare del territorio comunale di Duino Aurisina, il problema di far rispettare le norme. Se n’è parlato, non a caso, nel corso della più più recente seduta del consiglio comunale.
A lanciare l’allarme è stato il consigliere dell’Unione slovena Mitja Tercon che ha sollecitato l’amministrazione comunale ad adottare contromisure al fine di salvaguardare l’incolumità di turisti e residenti.
«Chiedo che il Comune intervenga per impedire che i camion che attraversano Sistiana possano continuare a farlo alle velocità alle quali oramai ci hanno abituato da tempo. I Tir - ha dichiarato Tercon - sono pericolosi e bisognerebbe trovare un sistema capace di obbligarli a rispettare il Codice della strada».
Un sistema, certo, ma quale? «Propongo di studiare una nuova segnaletica - ha suggerito Tercon - che possa finalmente porre fine a un problema molto importante, perché qui si tratta della vita e della salute delle persone».
Roberto Gotter, consigliere comunale del Pd, neoeletto presidente della commissione Ambiente, ha subito sottoscritto l’allarme del collega dell’Unione slovena definendo «rischiose le modalità con le quali i Tir attraversano l’abitato di Sistiana». Riferendosi poi più specificamente al potenziale turistico di Sistiana, Gotter ha proposto di «favorire la diffusione del sistema 'Wi-Fi' sul territorio comunale per venire incontro alle esigenze dei turisti che raggiungono il nostro territorio».
Vivace, nel corso della seduta d’aula, anche la discussione sulla proposta del consigliere comunale del Pdl Massimo Romita di intitolare una via alle vittime della strada. «Piuttosto che intestare vie - ha replicato Maurizio Rozza (Gruppo misto) - sarebbe meglio agire sulla cultura dei giovani, troppo spesso storditi dai miti velocità e dell’alcol. In Estonia i neopatentati devono mettere per tre anni sulla macchina un indicatore, che li identifica anche a distanza e di notte diventa luminoso, e la polizia li ferma ogni volta che li incontra per controllare. Se sgarrano, per cinque anni devono rinunciare alla patente». Anche Edvin Forcic, consigliere comunale dell’Unione slovena, ha detto che «è inutile intestare vie. Meglio agire sulla prevenzione e chiudere prima i locali».
I commenti dei lettori