Trieste, Sgarbi: «Posso fare coppia con Dipiazza»
Il critico d’arte lancia il ticket: «Berlusconi mi ha detto che Roberto corre anche da solo. Posso fare il suo vice o lui il mio»

TRIESTE Si candida o non si candida? Ma, soprattutto, con chi? Se c’è una cosa che non manca a Vittorio Sgarbi è l’eclettismo, nel senso di saper fondere e mettere assieme anche elementi provenienti da diverse idee politiche. Oltre, ovviamente, all’imprevedibilità. Senza aver ancora deciso se scendere in campo nella corsa a sindaco di Trieste, ha già saputo dividere il centrodestra e sollevare l’ira di Sandra Savino, coordinatore regionale di Forza Italia, che ha archiviato l’ipotesi con una battuta sprezzante: «Ha sentito Berlusconi? Io ho parlato con le gemelle Kessler...». Battuta che, conoscendo il critico, non poteva restare lettera morta. «In primis - debutta Sgarbi - ignoro chi sia questa signora che fa battute inopportune... Anche le pietre sanno che Berlusconi è stato con me all’Expo. Citare le Kessler, poi... Ma cosa vuol dire, non ho capito la battuta...».

Resta il fatto che Forza Italia non sembra vedere di buon occhio la sua candidatura a Trieste.
Ma cosa vuol dire Forza Italia? Io, lo preciso subito, non mi candiderei con Forza Italia. L’ho detto anche a Berlusconi che mi ha messo in mano un ventaglio di opportunità di candidatura. Ho escluso subito Bologna, perchè da emiliano so che la storia di quella città gira da sempre attorno alla sinistra, sarebbe una divertente avventura ma quasi impossibile. Viceversa sarebbe sfiziosa Milano, dove la sinistra ha mandato alle primarie un uomo di destra come Sala, che può farcela.
E poi c’è Trieste.
La città che amo di più dove mi chiedono ogni giorno, da più parti, di candidarmi. Del resto, con Forza Italia nel ’99 avevo avuto nella vostra città 10mila preferenze... La mia è un’opzione sentimentale e romantica, che ho proposto a Berlusconi, non volevo scompaginare i giochi di certi poveretti locali. Lo stesso Berlusconi mi ha risposto che Dipiazza si candida anche da solo.
Di sicuro il centrodestra non sta dando un’immagine di grande unità.
Appunto, per questo dico che rispondermi come ha fatto quella signora, con un centrodestra già spaccato di suo, è pura maleducazione. Ma poi chi è questa Savino, non la conosco! È una deputata inutile, mi dica cosa ha mai fatto per questa città, che intervento, che proposta di legge, cosa. Se non ci fosse stato Camber non esisterebbe neanche! Berlusconi non mi ha mai menzionato ’sta signora. Mi ha ricordato, invece, appunto, che c’è Dipiazza, che considero una buona risorsa.

In tal caso si farebbe da parte?
Sono aperto a tutte le ipotesi. Dirò di più: sono pronto a fare cartello con Dipiazza. Io sindaco e lui vice o lui sindaco e io vice con delega alla cultura e al Porto Vecchio. Ciò non toglie, per usare un altro esempio, che non avrei difficoltà alcuna a fare l’assessore alla Cultura del centrosinistra se mi venisse chiesto...
Non esistono più destra e sinistra, allora?
Non esiste più il bipolarismo, ma il tripolarismo. Gli ultimi sondaggi parlano di un elettorato spaccato esattamente in tre tra centrodestra, centrosinistra e grillini. Personalmente non ho mai creduto alla dicotomia destra-sinistra, sono un proporzionalista. Prima di parlare di candidature ho chiesto una cosa a Berlusconi..
Quale?
Gli ho detto: guarda, voglio che tu chiami Mannheimer e la Ghisleri, voglio dei sondaggi che, a Bologna come a Milano, facciano emergere quanto può valere effettivamente la figura di Sgarbi in quelle città, quanto può raccogliere. Attualmente non si hanno le idee chiare, le tv fanno solo proiezioni a livello nazionale, non si ha idea di quello che succede nelle città.
Un’idea, quella dei sondaggi, percorribile anche per Trieste?
E perchè no...?
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