Museo diffuso istriano Via alla fase operativa per il progetto dell’Upt
TRIESTE. Prima riunione operativa a Trieste per il progetto del Museo diffuso istriano – o “Eco museo” - ideato dal presidente dell’Università Popolare di Trieste, Fabrizio Somma per interpretare le...

TRIESTE. Prima riunione operativa a Trieste per il progetto del Museo diffuso istriano – o “Eco museo” - ideato dal presidente dell’Università Popolare di Trieste, Fabrizio Somma per interpretare le esigenze espresse dalla Comunità nazionale italiana dell’area di riferimento. Il progetto - che prevede una partnership allargata, con anche il Comune di Ravenna fra i promotori - prefigura la creazione di percorsi storico-culturali incentrati su installazioni museali distribuite in un'area vasta che andrà da Spalato alla Puglia: caratteristica principale sarà il racconto della tradizione e della storia anche remota delle varie località attraverso sistemi di comunicazione e presentazione altamente innovativi e tecnologicamente all'avanguardia. All’incontro erano presenti, con Somma Fabiana Toffetti, il responsabile del progetto Giampiero Campajola e gli altri membri del comitato tecnico, composto dall’architetto Elisabeth Foroni, da Claudio Rossit e da Andrej Bertok di Euroservice, società incaricata di presentare in sede comunitaria la richiesta di finanziamento, oltre a due rappresentanti del Comune di Ravenna.
Le varie installazioni museali - spiega Campajola – prevedono una sezione dedicata al racconto e alla storia del territorio con video e supporti multimediali, e un'altra sezione dove il visitatore potrà “immergersi” in ricostruzioni in 3D di siti storici e culturali della zona o di luoghi di particolare interesse storico e turistico. Il tutto finalizzato a una ricaduta turistica ed economica sul territorio delle località coinvolte, anche dal punto di vista agroalimentare, enogastronomico, ricettivo (albergo-diffuso). È prevista infatti la nascita di un portale di promozione turistica che unirà tutte le località coinvolte e una redazione che si interesserà della promozione continua del “prodotto” turistico-culturale trasfrontaliero. A Trieste, dove ha sede l’Upt, si pensa a una installazione omnicomprensiva dove il visitatore potrà ritrovare la summa dei contenuti anche di tutte le altre località coinvolte. Saranno poi preparati itinerari esterni dove il visitatore potrà andare a visitare in loco quanto ha visto nell'installazione museale. Al progetto, oltre all’Università Popolare di Trieste e al Comune di Ravenna, parteciperanno l’Università di Trieste e le Comunità nazionali italiane di Slovenia e Croazia.
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