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Monfalcone, il San Polo sfonda il muro dei 700 nati

Chiudono a quota 707 rispetto ai 614 del 2014, i parti registrati. Gli ultimi arrivati sono Francesco e Tasnim

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Francesco con mamma Marianna e Gianfranco assieme al fratellino Alessandro (foto Bonaventura) 

MONFALCONE Nessun nato nel primo giorno del 2016 all’ospedale San Polo. Ma le novità non mancano nel punto nascita di Monfalcone dove, durante lo scorso anno, è stato sfondato il muro dei 700 parti. Sono stati precisamente 707 i nuovi nati, rispetto ai 614 registrati nel 2015, con un aumento pari al 15 per cento.

Ma se Capodano non ha portato “novità”, sono invece stati due i bambini venuti alla luce il 31 dicembre prima della notte di San Silvestro. Bambini che rappresentano quasi un simbolo per la città dei Cantieri. Un simbolo che parla di globalizzazione.

Il primo nato è un bel maschietto, si chiama Francesco, nato alle 6.57, dal peso di 3 chili e 520 grammi e lungo 50 centimetri. È il terzogenito di Marianna Lattarulo e Gianfranco Mezzapesa residenti a Staranzano. Nella stanza dell’ospedale San Polo, dove mamma e papà tenevano in braccio il piccolo Francesco, Alessandro era contentissimo dell’arrivo di un altro fratellino oltre a Federico.

La piccola Tasnim con i genitori Sadia Akter e Sohanul Haque 

Alle 19.27 la sala parto ha chiuso i conti con il 2015 con la piccola Tasnim, una bellissima bambina bengalese di 3 chili e 800 grammi, lunga 51,5 centimetri tenuta ancora per mezza giornata nell’incubatrice. È la primogenita della famiglia musulmana composta dalla mamma Sadia Akter di 21 anni - che per il lieto evento, prima di venire fotografata, ha tolto il velo dal viso - e dal papà che Sohanul Haque di 31 anni.

Lui è arrivato in Italia da otto anni, ma da due abita a Monfalcone. Fa l’operaio di una ditta nello stabilimento Fincantieri che esegue il montaggio nell’area degli impianti di condizionamento delle navi passeggeri. Parla discretamente in italiano e ha voluto ringraziare le infermiere del San Polo.

Entrambi i parti si sono svolti regolarmente. Non ci sono stati problemi di alcun genere per le partorienti, grazie al supporto del personale medico, in particolare delle ostetriche di turno. Inoltre, già ieri le due donne si sono riprese dalla fatica e hanno potuto alzarsi per fare quattro passi in corridoio. Anche i neonati stanno bene dormono, fanno qualche sbadiglio mangiano ed emettono i consueti vagiti. Insomma per lo staff medico, le ostetriche e le infermiere si è svolto tutto nella più assoluta normalità.

Lo scorso anno al primo gennaio, invece, era nata Eva Russo figlia di una mamma della Repubblica Ceca e di un papà italiano che abita a Turriaco.

«Ieri le partorienti - spiegano le ostetriche - hanno solo riposato e brindato. Al momento non si prevede alcun arrivo imminente... Ma è sicuro che nei prossimi giorni avremo diverse nascite». Il lavoro dunque non manca nel reparto di Ostetricia e ginecologia del San Polo dove le donne “in dolce attesa”, seguite e pronte al parto, sono almeno una ventina. Alcune di loro anche il pirmo giorno dell’anno si sono presentate al controllo medico, per verificare l’andamento della gravidanza.

Il punto nascita di Monfalcone, quindi, si conferma, uno dei siti di eccellenza delle strutture sanitarie e per i risultati e i numeri delle nascite. E dopo l’arrivo dei 707 bebè si rafforza il trend positivo della strutturapoiché dai dati, che dovrebbero essere presto ufficializzati, emerge una quota che supera abbondantemente quella dello scorso anno.

I nati nel 2014, infatti erano stati 614, mentre quelli al 31 dicembre 2015 hanno portato a un aumento di 93 parti. Un dato significativo che si ricollega anche alla chiusura del Punto nascita di Gorizia.

Il 30 per cento circa dei nuovi nati risulta da coppie di stranieri e la metà di questi fanno parte della comunità bengalese presente a Monfalcone. Gli altri bimbi, invece, sono di giovani coppie che provengono dall’Est dell’Europa (Romania, Ungheria, Repubblica Ceca, anche Russia) e altri dai Paesi dell’ex Jugoslavia, come macedoni, croati e serbi.

Questo andamento positivo è stato anticipato dalle nascite registrato negli scorsi mesi al San Polo. A parte una temporanea flessione con 46 parti a luglio, infatti, la media è stata di circa 70 al mese. Soddisfazione dell’aumento del numero delle nascite arriva dal sindaco Silvia Altran.

«Stando ai numeri - afferma il primo cittadino di Monfalcone - dico che far confluire il punto nascita a Monfalcone è stata una scelta corretta. Il reparto mette anche a disposizione una serie di professionalità che garantiscono 24 su 24 una serie di servizi. Inoltre i numeri rappresentano un segno di speranza nel credere di nuovo nella famiglia, nell’avere dei bambini cosa che, specie negli ultimi anni, si era fermata anche a causa delle condizioni lavorative precarie di molti giovani».

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