Pola gioca la carta del turismo culturale
Presentato il piano di rilancio: dalle ciclabili alle strutture ricettive, obiettivi da attuare entro il 2020

POLA. In base al Piano di rilancio del turismo fino al 2020, Pola vuole diventare la capitale delle vacanze culturali nel Mediterraneo. I presupposti sono rappresentati in buona parte dal ricco patrimonio lasciato dalle civiltà romana, veneziana e austroungarica, cui vanno aggiunti contenuti più recenti come festival, concerti ed eventi vari all’Arena e nelle fortificazioni di epoca austroungarica, gradualmente recuperate da abbandono e degrado.
Il piano di 250 pagine è stato presentato al Consiglio municipale, incontrando appoggio anche dall’opposizione. Il documento è stato redatto dagli esperti della “Facoltà di economia Mijo Mirkovic” che hanno tenuto conto dei suggerimenti di operatori turistico-alberghieri, esercenti e cittadini.
Come spiegato da Tea Golja, responsabile del team, tra i traguardi ci sono la riqualificazione del centro storico, la tematizzazione delle spiagge, una rete di piste ciclabili, la messa in funzione degli ex impianti militari, la creazione di un terminal passeggeri nel porto, il miglioramento della qualità di servizi e strutture ricettive e soprattutto la soluzione del problema della cronica insufficienza di parcheggi. «In fatto di consumi extrapensione dei villeggianti - ha detto Golja - si deve passare dagli attuali 64 ai 115 euro pro capite. Altro imperativo, prolungare la stagione turistica praticamente a tutto l’ anno senza accontentarsi dei soli luglio e agosto, mesi in cui si registra il 60% dei pernottamenti complessivi». Pola - ha proseguito Golja - «non può accontentarsi di registrare solo il 9% del movimento turistico e il 7% dei soggiorni a livello istriano: ha il potenziale per fare molto di più». Inoltre dal Piano risulta che Pola è molto apprezzata dalle giovani coppie ma anche da famiglie con figli, provenienti in maggior parte da Germania, Italia, Austria e Slovenia. E ancora, il 13% delle imprese e il 15% delle botteghe artigianali si occupano di turismo o di attività collegate al settore per un totale di 2mila occupati.
Pola però presenta anche numerosi punti deboli in chiave turistica da eliminare quanto prima: le pessime condizioni della linea ferroviaria, l’inesistenza di collegamenti marittimi, la scarsa qualità dell’offerta gastronomica nei ristoranti del centro, il degrado cittadino e la scarsità di divertimenti per i giovani. Il documento è stato apprezzato dal sindaco Boris Miletic. «L’amministrazione - ha detto - si sta dando molto da fare per attuare il piano migliorando gli accessi stradali in città, ricostruendo la rete fognaria e ampliando quella del gas naturale». (p.r.)
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