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Laurea post mortem al giovane sub gradiscano

Conferita dall’Universita di Trieste al gradiscano Michele Bassanese, morto l’anno scorso a 23 anni durante un’immersione

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I familiari di Michele Bassanese assieme agli amici aòòa cpomsegna della laurea post-mortem 

CORMONS. Lui, da lassù, avrà certamente liberato uno dei suoi indimenticabili sorrisi. “Lui” è Federico Michele Bassanese, il giovane apneista gradiscano la cui esistenza si è spezzata improvvisamente a fine agosto del 2014, a soli 23 anni, nelle acque del Quarnero. Il ragazzo si trovava a Lussino per una breve vacanza con la propria ragazza, quando – durante un'immersione senza bombole - un malore trattenne per sempre la sua vita nell'elemento che amava di più, il mare, la sua seconda pelle. Era a un passo dalla laurea, Federico. Aveva completato l'iter degli esami e aveva iniziato a lavorare alla tesi. Ma da lunedì, a dispetto di quel destino così crudele, è a tutti gli effetti il dottor Bassanese.

Il Dipartimento di Economia dell'Università degli Studi di Trieste gli ha infatti conferito alla memoria la laurea in Economia e commercio internazionale e Mercati finanziari. Breve ma estremamente intensa e commovente la cerimonia privata, svoltasi nell'aula del Rettorato dell'ateneo, alla presenza del Magnifico Rettore Maurizio Fermeglia, del docente di Economia Aziendale Bruno De Rosa e di coloro che hanno voluto bene al giovane gradiscano. In primis, travolti da un vortice di pensieri ed emozioni, i familiari: mamma Manuela, papà Sandro, la sorella Giorgia.

E poi la fidanzata, Marta, e tantissimi amici. Occhi lucidi ma anche abbracci, tanti abbracci. E sorrisi, proprio come avrebbe voluto lui. che la vita amava affrontarla con positività e determinazione. Quella stessa determinazione che mesi prima ha spinto Marta a mantenere la promessa fatta al suo Federico dopo la tragedia, quando – esaurite le vacanze - entrambi si stavano preparando a concludere gli studi.

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Sub gradiscano muore annegato a Lussino]]

«Voglio laurearmi discutendo la tesi che stava preparando lui» aveva dichiarato, con coraggio e tanto amore. E così è stato. Ad appena due mesi da quel crudele distacco, Marta aveva trovato la forza di modificare i suoi programmi di studio, di sfidare il dolore, e laurearsi con il punteggio di 110 sul tema dell'Internal audit: lo stesso che avrebbe voluto discutere Federico. Visibilmente emozionato dalla cerimonia di laurea alla memoria di Bassanese anche lo stesso rettore Fermeglia, che ha rivelato di essere stato una delle ultime persone a vedere Federico, il giorno prima del suo annegamento: si trovava infatti nello stesso hotel dei due fidanzatini, per un convegno.

Mamma Manuela racconta gli istanti della laurea con infinita dolcezza. «Non ho mai abbracciato così tante persone come lunedì – spiega -. Purtroppo il festeggiato era assente, ma il calore dei suoi amici è stato commovente. Vogliamo ringraziare di cuore il rettore Fermeglia, il Senato accademico, il Dipartimento e il Consiglio d'amministrazione dell'ateneo di Trieste per aver voluto coronare il percorso di studi di Federico e onorarne la memoria. È stato un gesto commovente. Ma un enorme grazie va anche al professor De Rosa per essere stato vicino a noi e a Marta con enorme umanità oltre che con la riconosciuta competenza. E infine a Michela Siega e Angelica Schmelzer, le tutor che hanno seguito Federico nel suo stage alle Generali e che per prime si sono prodigate per questa iniziativa».

La famiglia ha omaggiato ciascun amico di Federico con gli attestati che il ragazzo aveva conseguito nei suoi anni di Judo: «Così ognuno avrà qualcosa di suo». I ragazzi, invece, hanno consegnato alla famiglia i loro pensieri e i loro ricordi, in tanti bigliettini arrotolati. Sono contenuti in una bottiglia. “Dopo averli letti, quando ne avremo la forza, forse li conserveremo. O forse li affideremo alle onde del mare che nostro figlio tanto ha amato” conclude mamma Manuela.

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