Cherso, lavori milionari per migliorare la città
Restauri a palazzo Moise che diventerà centro studi per l’Università di Fiume. Lavori alla rete fognaria e alla viabilità lungo la dorsale che conduce a Lussino

CHERSO. Il simbolo del fervore che ha trasformato Cherso città in un enorme cantiere è la gru sistemata nel nucleo storico, “mostro” che utilizza un braccio lungo ben 60 metri. Mai una macchina di simili dimensioni era apparsa nel capoluogo isolano, collocata non senza fatica in pieno centro per facilitare l’opera di restauro di palazzo Moise, che diventerà una casa del sapere dell’Ateneo di Fiume. Appartenente al comune di Cherso, quello che è il più grande palazzo nel nucleo storico sarà ricostruito in capo a due anni, per una spesa di 4 milioni e 125 mila euro, di cui 3 milioni e mezzo stanziati dall’Unione europea e il resto dal ministero croato della Cultura.

A restauro completato, palazzo Moise ospiterà le attività di studenti e docenti, appuntamenti congressuali, eventi di vario genere, il tutto coordinato dall’Università di Fiume. L’antica città, dove non è raro udire il dialetto chersino di origine veneta (è anche presente un’attiva Comunità degli Italiani), è interessata da una lunga serie di scavi. Viale 20 aprile, ad esempio, è sventrato per i lavori di rifacimento dell’acquedotto che rifornisce non solo questa zona ma anche l’area di Melin, l’albergo Kimen, il campeggio Kova›ine e l’insediamento turistico Gavza o Gaussa.
Contemporaneamente nel viale viene approntata la nuova fognatura, il tutto per una spesa di circa 400 mila euro, mezzi erogati dal bilancio comunale e dalla competente azienda municipalizzata. In questo momento si scava anche lungo il tratto di statale Faresina–Lussingrande, compreso tra Vodizze e Aquilonia (Orlec), per una lunghezza di 11,3 chilometri.

Il rifacimento di questo troncone, ormai alle battute finali, verrà a costare sui 57 milioni di kune, circa 7 milioni e mezzo di euro, assicurati dall’impresa pubblica Hrvatske ceste (Strade croate). Sempre a Cherso città si sta costruendo il porticciolo di Grabaro, che garantirà alla popolazione locale un’ottantina di ormeggi. I lavori verranno a costare 4,4 milioni di kune (600 mila euro), spese suddivise tra regione quarnerino–montana, comune e Autorità portuale di Cherso.
La lista di investimenti non si chiude qui. Infatti si sta ristrutturando l’edificio che accoglie circa 110 bambini dell’asilo infantile Girice, struttura dislocata in centro e il cui riatto verrà a costare 1,9 milioni di kune (250 mila euro). C’è infine da rilevare l’approntamento della stazione di trasbordo rifiuti in zona Pržcic, del valore di circa 1 milione di euro, stanziato congiuntamente dalla municipalità e dal Fondo croato per la salvaguardia ambientale e l’efficienza energetica.
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