POLA. Stando alle indiscrezioni dell’Agenzia croata per la gestione degli immobili di proprietà statale, al momento sarebbero una ventina le società e compagnie che hanno mandato la loro offerta al concorso internazionale per il progetto di rilancio turistico–commerciale della penisola di Musil, un tempo roccaforte istriana dell’Armata popolare jugoslava e poi dell’esercito croato. La sua superficie è di 170 ettari, pari a un quinto di quella complessiva dell’area cittadina.
Tra esse spicca il nome del G2 Investment Group di New York, che già nel giugno del 2010 aveva espresso interesse per investimenti in Istria tanto che il suo presidente J.Todd Morley era volato a Zagabria per definire i primi accordi con l’allora premier croata Jadranka Kosor. C’era interesse per costruire impianti turistici, residenziali e sportivi in tutta la penisola e un museo Guggenheim sulla sua costa orientale. Ma ci sono anche altre compagnie americane e tedesche evidentemente alla ricerca di buone occasioni di investimento nel turismo lungo l’Adriatico croato. Il concorso comunque rimane aperto fino a febbraio del 2016 per cui c’è da credere che arriveranno altre adesioni, se ne prevedono anche da parte di grosse società croate. In base al progetto di rilancio approvato in sede di Consiglio municipale nonostante le forte contestazioni degli ambientalisti e di buona parte dell’opinione pubblica per l’impatto ambientale ritenuto devastante, a Musil troveranno posto un campo di golf da 18 buche, poi di un marina capace di 380 ormeggi, di un moderno centro congressuale e distrutture ricettive in grado di ospitare un massimo di 2.270 posti letto a quattro e cinque stelle. Previsti anche la realizzazione di centro culturale e di un museo nel quale presentare la lunga storia della penisola di Musil.
Il tutto comporterà benefici anche sul piano occupazionale in quanto è prevista l’apertura di alcune centinaia di posti di lavoro. Il valore del progetto viene stimato tra 150 e 200 milioni di euro e con il partner prescelto al concorso verrà firmato un contratto di concessione della durata di 99 anni. Musil, lo ricordiamo, ha acquisito il suo carattere militare nella seconda metà del diciannovesimo secolo, quando l’allora impero austroungarico fece edificare una quarantina di fortificazioni a Pola e dintorni per la difesa della città, soprattutto dal mare. Il forte di Musil era destinato a impedire lo sbarco di unità nemiche nelle baie vicine agli stabilimenti della marina.
(p.r.)
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