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Trieste, la Tirso “salta” i pagamenti di dicembre

Slitta al prossimo anno l’erogazione delle tredicesime per i 200 dipendenti. Sindacati in rivolta

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La sede dell’azienda tessile Tirso a Rabuiese 

TRIESTE Pace sociale a rischio alla Tirso, l’azienda tessile che ha sede a Rabuiese e che fa capo al gruppo trevigiano Fil Made Man controllato dalla famiglia Parodi. É la tredicesima a causare il riaccendersi delle tensioni nella fabbrica, specializzata nella produzione di filati di alta qualità: infatti l’azienda ha comunicato al sindacato che il pagamento della tredicesima stessa non avverrà nel periodo deputato, ma sarà spalmata sulle mensilità di gennaio e di febbraio.

Le organizzazioni sindacali hanno assunto unanime iniziativa, trasmettendo alla direzione di stabilimento una richiesta per un urgente incontro, da tenersi entro la fine di questa settimana. «Se il vertice della Tirso non riscontrerà la nostra richiesta - spiega Michele Piga, responsabile della categoria per la Cgil e portavoce del fronte sindacale - imposteremo le azioni di lotta per ottenere il rispetto dei diritti dei lavoratori». E non è affatto escluso il ricorso allo sciopero.

Intanto, nei prossimi giorni i sindacati scalderanno i motori con una serie di assemblee, per aggiornare i 200 dipendenti della fabbrica tessile. Alla Tirso le rappresentanze sindacali sono sei: 2 appartengono alla Cgil, 2 alla ConfSal, 1 alla Cisl e 1 alla Uil.

Piga sottolinea come negli scorsi anni le maestranze della Tirso abbiano sostenuto sacrifici per difendere la realtà industriale e, di conseguenza, i posti di lavoro.

Due anni di Cassa integrazione straordinaria sono terminati nella scorsa estate, concludendo un lungo periodo di ristrutturazione aziendale che aveva portato all’uscita, per mobilità volontaria, di una decina di addetti.

Secondo Piga, la decisione di procrastinare il pagamento delle tredicesime è incomprensibile, a fronte degli indicatori positivi che caratterizzerebbero in questa stagione l’andamento gestionale dello stabilimento triestino, rafforzato dai nuovi macchinari trasferiti da Maniago, dove Fil Made Man si è disimpegnata. Anzi, i sindacati, che si apprestano a negoziare il rinnovo del contratto integrativo per il triennio 2016-18, auspicavano, nella messa a punto della piattaforma di proposte, un rinforzo dell’attuale organico.

Piga, sempre a nome del sindacato, vorrebbe avere chiarezza dalla controllante Fil Made Man in ordine alla trattativa condotta con gli istituti di credito riguardo la ristrutturazione del debito: correvano voci, infatti, sulle difficoltà finanziarie del gruppo.

Fil Made Man ha il suo quartier generale a Trivignano, in provincia di Treviso. Negli ultimi anni il gruppo ha delocalizzato e diversificato l’attività produttiva in Turchia, in Cina, in Portogallo. Nella primavera del 2013 aveva acquisito il controllo dell’austriaca Borckenstein, situata a Neudau in Stiria: un’operazione che avrebbe consentito al gruppo trevigiano di salire a un fatturato di 180 milioni.

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