In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Pesca sportiva, arriva dal Quarnero la nuova campionessa mondiale

Tea Radil dell’Arbun di Crikvenica si è imposta con la canna da riva nelle gare disputate in Portogallo Medaglia d’argento per la nazionale croata. Disciplina con presenze femminili in aumento

1 minuto di lettura

FIUME. Non è uno sport per soli uomini, soprattutto quando si parla del Quarnero. Tea Radil, 23 anni, nativa di Crikvenica (regione di Fiume), è diventata campionessa mondiale di pesca con la canna da riva, imponendosi alla grande nell’ambito dell’appuntamento iridato tenutosi a Loule, in Portogallo.

La quarnerina, che vive da circa un anno e mezzo a Zara, fa parte della società di pesca sportiva Arbun (Pagello in italiano) di Crikvenica e nell’ultimo decennio ha segnato profondamente la storia di questa popolarissima disciplina, che vede un crescente numero di proseliti tra le donne. Non è più raro infatti osservare presenze femminili nel golfo di Fiume e dintorni, mentre tentano da imbarcazioni o dalla terraferma di prendere pesci e molluschi. Se poi si analizzano i risultati dei pescasportivi croati agli appuntamenti europei e mondiali, si nota come le donne non sfigurino, anzi, al cospetto dei colleghi maschi.

La giovane garista quarnerina vanta nel suo palmares un titolo mondiale Under 21 (conseguito nel 2007) nella pesca dalla barca e, sempre per questa categoria, un argento e due bronzi. Da quando è diventata seniores, nel 2011, Tea Radil ha conquistato ai Mondiali dapprima un 15.o posto, migliorando via via le prestazioni e centrando successivamente la quinta e quarta posizione. Il trionfo lusitano è stato più che meritato.

«Sono stata la migliore nelle prime tre giornate di gara, infliggendo alle avversarie un distacco praticamente incolmabile – ha spiegato la campionessa – nell’ultima e quarta giornata dovevo prendere almeno un pesce per conquistare l’oro. Sono riuscita dopo due ore a pescare un sarago pizzuto e da quel momento sono iniziati i festeggiamenti. Nonostante le scariche adrenaliniche, ho voluto concludere dignitosamente gli Iridati e a un certo punto sono anche riuscita a prendere un bel branzino, lungo 41 centimetri. Dopo la misurazione, ho liberato il pescione come da regolamento. Da noi in Croazia questa regola verrà introdotta entro il 2017, rispettando così le disposizioni dell’Unione europea».

Il successo di Radil in Portogallo è stato arricchito dalla medaglia d’argento conquistata dalla nazionale croata. Della selezione fa parte un’altra pescasportiva di Crikvenica, Dijana Lukši„, grande amica di Tea. A queste due quarnerine si aggiunge una terza, Sava Deškovi„, iscritta alla societa’ I›i„i dell’omonima località dell’Abbaziano. «Dedico tutto il mio tempo libero alla pesca – ha confessato Tea Radil – è un’attività che mi rilassa, che pratico con gioia. Inoltre amo mangiare pesce, soprattutto le mormore, squisitissime». Nonostante viva a Zara, la portabandiera della pesca al femminile ha deciso che resterà a gareggiare per l’Arbun.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

I commenti dei lettori