FIUME. È in fase avanzata la proposta di progetto croato–sloveno Interreg per la salvaguardia del gallo cedrone, ormai a forte rischio d’estinzione nelle aree a cavallo tra i due Paesi. All’inizio del 2016 sarà bandito il concorso per ottenere fondi dall’Unione europea. Se non ci saranno intoppi, la fase realizzativa, quella concreta, partirà nel settembre del 2016. Un’iniziativa doverosa, un obbligo per le autorità slovene e croate, dopo che gli esperti hanno constatato la rarefazione di questo splendido volatile. Il monitoraggio ha riguardato una vasta area transfrontaliera, comprendente in Slovenia i territori di Covecie (Ko›evje) e della Carniola interna (Notranjska) e in Croazia il Gorski kotar, la regione montana a nord di Fiume. È stata appurata la presenza di sole 14 arene di canto dell’urogallo, precisamente dell’area dove questo uccello effettua la parata per attirare le femminie. Una quarantina d’anni fa le arene di canto in questa zona erano 200. I progetti di tutela congiunti non sono rari nell’Europa comunitaria: gli esperti sloveni e croati intendono copiare per sommi capi l’ottimo piano di salvaguardia attuato tempo fa per proteggere della lince. I primi passi del progetto a favore del gallo cedrone erano stati compiuti già due anni fa. (a.m.)
FIUME. È in fase avanzata la proposta di progetto croato–sloveno Interreg per la salvaguardia del gallo cedrone, ormai a forte rischio d’estinzione nelle aree a cavallo tra i due Paesi. All’inizio del 2016 sarà bandito il concorso per ottenere fondi dall’Unione europea. Se non ci saranno intoppi, la fase realizzativa, quella concreta, partirà nel settembre del 2016. Un’iniziativa doverosa, un obbligo per le autorità slovene e croate, dopo che gli esperti hanno constatato la rarefazione di questo splendido volatile. Il monitoraggio ha riguardato una vasta area transfrontaliera, comprendente in Slovenia i territori di Covecie (Ko›evje) e della Carniola interna (Notranjska) e in Croazia il Gorski kotar, la regione montana a nord di Fiume. È stata appurata la presenza di sole 14 arene di canto dell’urogallo, precisamente dell’area dove questo uccello effettua la parata per attirare le femminie. Una quarantina d’anni fa le arene di canto in questa zona erano 200. I progetti di tutela congiunti non sono rari nell’Europa comunitaria: gli esperti sloveni e croati intendono copiare per sommi capi l’ottimo piano di salvaguardia attuato tempo fa per proteggere della lince. I primi passi del progetto a favore del gallo cedrone erano stati compiuti già due anni fa. (a.m.)
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