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Grande guerra e trekking conquistano l’anello blu

FOGLIANO. Nordic walking, una passione sempre più in voga che coinvolge tutte le età. Fra salutari camminate con l’ausilio di due appositi bastoncini, così come usano gli sciatori scandinavi. Fa bene...

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FOGLIANO. Nordic walking, una passione sempre più in voga che coinvolge tutte le età. Fra salutari camminate con l’ausilio di due appositi bastoncini, così come usano gli sciatori scandinavi. Fa bene al cuore, alla circolazione e rafforza gli addominali ma non solo: porta anche gli appassionati di questo nuovo sport a conoscere, grazie all’apposita sentieristica, gli ambienti più suggestivi e naturali del territorio carsico e dell’Isonzo, comprese le immense aree destinati al ricordo ella Grande Guerra. Da qualche mese, soprattutto dopo la promozione creata con le cinque giornate di trekking dello scorso anno, la sentieristica carsica che lega i più importanti siti del primo conflitto mondiale, a partire da Quota 85, alla trincea Selletta, trincea Joffre, grotta vergine, per arrivare al Monte Sei Busi, Dolina dei Bersaglieri e portarsi fino a San Michele e San Martino, è sempre più frequentata.

Indispensabile è l’ausilio dei mezzi dei “Sentieri di pace” che provvedono a riportare i partecipanti al luogo di partenza, con una sosta al museo multimediale della stazione di Redipuglia. Ogni informazione su questa iniziativa si può avere direttamente all’ufficio informazioni e assistenza turistica di Redipuglia, dove si trova anche materiale informativo su questi percorsi. L’ufficio è aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18, reperibile ai numeri di telefono 0481.489139 e 346.176913.

Dopo aver iniziato i lavori primari per rendere percorribile il sentiero dedicato all’alpinista Giovanni Scrimali, che parte dal piazzale alto del Sacrario per arrivare alla Dolina dei Bersaglieri, un’altra realizzazione sentieristica è stata realizzata a Fogliano Redipuglia, questa volta non solo dedicato ai siti storici della Grande Guerra. Si chiama l’anello blu, come il colore dell’organizzazione dei “Sentieri di Pace”, infatti, il nuovo percorso studiato per far partecipare tutta la famiglia a questo nuovo modo di fare escursioni. Esso, con una lunghezza di circa 6 chilometri, parte e arriva  alla stazione ferroviaria di Redipuglia, oggi sede del museo multimediale e tocca l’area del Sacrario, percorre il viottolo del capriolo, la busa degli orologi, l’ormai famoso sito del “Sas de San Belin”, la chiesetta di Santa Maria in Monte, le alture di Polazzo e rientro verso la stazione. «In questo modo – spiega il coordinatore di Sentieri di Pace, Franco Visintin – abbiamo la possibilità non solo di ampliare quella che è la nostra dotazione di percorsi, ma anche di far avvicinare altre persone a quelli che sono le memorie storiche di questo periodo della vita italiana». La nuova dotazione è stata intitolata a Scrimali, esperto storico, scrittore, grande conoscitore della montagna e del Carso in particolare, nonché collaboratore dalla prima ora per l’ideazione dell’area carsica destinata alla pubblica fruizione alfine culturale e didattico della Grande Guerra. (lu.pe.)

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