Discarica a cielo aperto davanti all’ex motel Agip a Duino
DUINO AURISINA. Torna prepotentemente alla ribalta il problema dello spazio dell’ex motel Agip di Duino, prospiciente la strada provinciale che porta da Sistiana al bivio per Duino e che un tempo...

DUINO AURISINA. Torna prepotentemente alla ribalta il problema dello spazio dell’ex motel Agip di Duino, prospiciente la strada provinciale che porta da Sistiana al bivio per Duino e che un tempo era occupato da un distributore di carburanti. Dopo un periodo di relativa calma, qualcuno ha ripreso la pessima abitudine di abbandonare sull’asfalto, a pochi metri dalla provinciale, rifiuti di vario tipo. Stavolta si tratta di pezzi di armadi, di una rete metallica per materassi, di divisori di vari materiali.
Già quest’estate i residenti delle case più vicine avevano protestato perché, nei fine settimana, quello spazio si trasformava troppo spesso in un rifugio per i camionisti che, nella sosta obbligata del sabato e della domenica, lo avevano eletto a loro parcheggio gratuito. «Ogni lunedì mattina - avevano detto - ci dobbiamo confrontare con l'indecente spettacolo di un immondezzaio. Gli autisti dei Tir preferiscono quell'area al parcheggio dell'autoporto - avevano precisato - perché così risparmiano e possono fare ciò che vogliono». Adesso però la situazione è tornata preoccupante, anche perché nessuno riesce a immaginare da dove provengano questi rifiuti e chi possa aver avuto l’idea di lasciarli in quello spazio.
Nel territorio di Duino Aurisina si registrano spesso proteste di residenti che denunciano l’improvvisa comparsa di rifiuti di vario genere abbandonati nei posti più impensati. Quest’estate i vigili urbani, sollecitati dai residenti, si erano rivolti alla società proprietaria degli edifici del Motel Agip ormai disabitati, la Idea hotel, che aveva promesso di recintare l’area. «Finora non abbiamo visto nulla” protestato ancor oggi i residenti. Insomma sembra non ci sia verso di risolvere alla radice un problema che si trascina da anni oramai. Quello spazio fra l'altro, proprio perché incustodito e privo di illuminazione notturna, sembra poter diventare il luogo dove vengono abbandonati i profughi dai professionisti del settore». (u. s.)
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