Nel quadro delle iniziative che riguardano il centenario della Grande Guerra, l’associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra e il Centro studi e restauro di Gorizia, hanno dato il via al restauro conservativo, accollandosi tutti gli oneri si spesa, di 16 registri e 20 fascicoli contenenti gli elenchi cartacei dei caduti nella prima guerra mondiale, sepolti nel Sacrario di Redipuglia e nei cimiteri di Oslavia e di Caporetto. Il progetto punta a valorizzare la documentazione storica, unica nel suo genere, mediante il restauro e, in breve tempo, la consultazione degli stessi all’interno del costituendo “Memoriale di Redipuglia”, inserito nel progetto di museo diffuso della Grande Guerra. Un progetto nel quale si inserisce anche il lavoro che da anni, ormai, vede impegnata la Pro Loco di Fogliano Redipuglia, la quale ha dato vita al museo multimediale inserito all’interno della Regia stazione, nella quale, prossimamente, troverà posto anche uno spazio con i tanti cimeli che riguadano proprio la storia del primo conflitto. Un assaggio lo si può avere con la mostra aperta in questi giorni. (lu.pe.)
Nel quadro delle iniziative che riguardano il centenario della Grande Guerra, l’associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra e il Centro studi e restauro di Gorizia, hanno dato il via al restauro conservativo, accollandosi tutti gli oneri si spesa, di 16 registri e 20 fascicoli contenenti gli elenchi cartacei dei caduti nella prima guerra mondiale, sepolti nel Sacrario di Redipuglia e nei cimiteri di Oslavia e di Caporetto. Il progetto punta a valorizzare la documentazione storica, unica nel suo genere, mediante il restauro e, in breve tempo, la consultazione degli stessi all’interno del costituendo “Memoriale di Redipuglia”, inserito nel progetto di museo diffuso della Grande Guerra. Un progetto nel quale si inserisce anche il lavoro che da anni, ormai, vede impegnata la Pro Loco di Fogliano Redipuglia, la quale ha dato vita al museo multimediale inserito all’interno della Regia stazione, nella quale, prossimamente, troverà posto anche uno spazio con i tanti cimeli che riguadano proprio la storia del primo conflitto. Un assaggio lo si può avere con la mostra aperta in questi giorni. (lu.pe.)
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