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Il bis a Redipuglia per il “tappeto lapideo”

Lunedì il ministro Pinotti all’inaugurazione del monumento dopo le celebrazioni del 4 novembre con il presidente Grasso

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REDIPUGLIA. Concederà il bis, lunedì, la cerimonia svoltasi ieri al Sacrario di Redipuglia in occasione del 4 Novembre, giorno dell’unità nazionale e giornata delle Forze Armate. Sarà il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, a inaugurare la prima tranche di lavori che interessano l’area. Alle 16, infatti, il rappresentante del governo taglierà il nastro tricolore al “tappeto lapideo”, costruito sopra una vasca profonda un metro all’interno della quale sono stati posizionati dei riflettori. Questi, da lunedì sera, illumineranno dal basso la composizione di pietre appoggiate su un reticolo di metallo. Pietre che arrivano da molte regioni italiane, mentre il gioco di luci che filtreranno dalle stesse darà un aspetto diverso e nuovo alla zona storica dell’area del Sacrario.

Ieri almeno 2mila persone hanno invece fatto da cornice a una cerimonia che ha visto la presenza di molte scolaresche, provenienti dagli istituti compresivi di Fogliano Redipuglia, Aviano, Budoia e Paluzza. L’appello lanciato dal consigliere regionale, Diego Moretti, non è rimasto inascoltato. Con loro si è intrattenuto il presidente del Senato, Pietro Grasso, al quale si è rivolto con parole di gratitudine il sindaco, Antonio Calligaris, ricordando allo stesso l’importanza della presenza degli studenti.

Grasso non ha voluto incontrare la stampa, mentre l’intervento ufficiale è stato affidato al sottosegretario all’Economia, Giovanni Zanetti, che ha sottolineato come il ricordo di tutti coloro che, con il loro sacrificio, hanno difeso, onorato e permesso di consacrare l’unità d'Italia, sia un bene prezioso da consegnare alle generazioni future. «Dobbiamo dare a loro – ha detto – assieme all’Italia anche un’Europa unita nei valori dei popoli, non soltanto nelle regole dei bilanci». Zanetti ha ringraziato le Forze Armate per le doti di efficienza e di professionalità dimostrate in tutte le occasioni. Una cerimonia dal protocollo consolidato, contrassegnata dall’afflusso al Sacrario dei labari delle associazioni combattentistiche e d’arma, dei gonfaloni dei Comuni, dei reparti e delle varie rappresentanze come quella del Corpo militare della Croce Rossa Italia, ma anche dall’arrivo della fiaccola alpina e dalla lettura della motivazione della medaglia d’oro concessa al milite ignoto, affidata alla professoressa Paola Del Din Carnielli. È stato quindi il cappellano militare, don Sigismondo Schiavone, a recitare la preghiera per la Patria.

A rappresentare la Regione, assieme al presidente della giunta, Debora Serracchiani, anche quello del Consiglio regionale. «Il grande afflusso di persone – ha detto Franco Iacop – conferma il desiderio della gente di essere unita e di ricordare.

La Regione sostiene e sosterrà le iniziative legate al centenario, come ha fatto di recente con la concessione delle medaglie alle famiglie, un gesto simbolico ma molto apprezzato». Gente è arrivata da molte parti d’Italia, ma la scena è stato rubata da “Lucky”, un cagnolino proveniente da Lignano Sabbiadoro con tanto di cappello d’alpino. E per la prima volta a Redipuglia, con la grande uniforme dei carabinieri una donna. Si tratta della cremonese Iris Pignataro, nell’Arma dal dicembre scorso e ora in forza alla stazione di Udine Est.

Prima della cerimonia al Sacrario italiano, al cimitero autroungarico di Fogliano, c’è stata l’accensione della fiaccola della fraternità e la partenza della staffetta degli alpini per l'accensione dei tripodi. Un’iniziativa propiziata dal gruppo di Fogliano Redipuglia e dalla sezione di Gorizia dell’associazione nazionale alpini e dalla Pro Loco. Alla cerimonia erano presenti i bambini della scuola elementare di Timau, da dove la fiaccola è partita nei giorni scorsi.

@luca_perrino

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