La statua di Santin trasloca a Monte Grisa l’8 dicembre
Ufficializzata la data del trasferimento del monumento dedicato al vescovo. Il maxi basamento rimarrà all’autore dell’opera

TRIESTE. È l'8 dicembre, giorno in cui la Chiesa celebra la solennità dell'Immacolata Concezione, la data scelta per portare al santuario di Monte Grisa la statua dedicata al Vescovo Antonio Santin. È stata la comunità dei fedeli di Trieste a proporre tale soluzione, dopo aver raccolto in poche settimana più di 1200 firme per legittimare una richiesta popolare alla quale la Diocesi ha subito dato parere favorevole. Spetta però all'Autorità portuale il compito di completare l'iter burocratico, dopo la messa in liquidazione dell’Istituto di cultura marittimo portuale di Trieste, in capo al quale c’era fin dal 2012 la procedura di realizzazione della statua in Porto Vecchio.

Mario Sommariva, segretario del Porto, ieri ha manifestato ottimismo: «Abbiamo avviato le procedure per il pagamento dell'ultima rata allo scultore che ha realizzato l'opera, il trentino Bruno Lucchi - ha spiegato - e abbiamo inviato formale richiesta alla Curia per avere un documento ufficiale, firmato dal Vescovo, che confermi ciò che già ci è stato detto per le vie brevi, e cioè che monsignor Crepaldi è d'accordo sulla collocazione a Monte Grisa.
Abbiamo inoltre interessato la Soprintendenza perché si tratta pur sempre di un bene artistico e serve anche l'autorizzazione di chi è competente in questa materia. Insomma - ha concluso Sommariva - credo che i giorni che ci separano dall'8 di dicembre possano essere sufficienti per completare il percorso burocratico previsto per situazioni come questa».

Il bronzo di 3 metri che raffigura Santin è parcheggiato da una decina di mesi in un’officina del Mantovano. A Monte Grisa tra l’altro, non servirà neppure il basamento in acciaio corten, da due metri e mezzo, che resterà a disposizione dell’artista, visto che il piazzale di Monte Grisa, indicato come sede del manufatto, è adatto così com'è per accogliere la statua. Come “ricordo”, all’Autorità portuale resterà il plinto in cemento, realizzato alla fine di agosto in testa al Molo IV, dove avrebbe dovuto essere collocato il monumento di quasi 7 metri.
La scelta accontenta un po' tutti. L'Autorità portuale che, attraverso le parole dello stesso Sommariva, ha più volte precisato che l'ente «ha compiti istituzionali che riguardano altri settori e non la collocazione di statue», la Curia, che si ritrova una soluzione pronta sul classico piatto d'argento, padre Luigi Moro, rettore di Monte Grisa, da sempre entusiasta per l'arricchimento che la statua porterà a un santuario che gli è stato affidato da poco più di un anno, proprio con lo scopo di riportarlo al centro dell'attenzione generale, e Salvatore Porro, già consigliere comunale, fervente cattolico e artefice della raccolta di firme. Se tutto andrà per il verso giusto, l'8 dicembre si allestirà una solenne cerimonia che non mancherà di richiamare, a Monte Grisa, una moltitudine di fedeli e non.
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