Regione al top per startup: è al secondo posto in Italia
Solo il Trentino Alto Adige ne conta di più. A livello di province Trieste si ritrova dietro la capolista Trento

TRIESTE. Il Friuli Venezia Giulia dietro al Trentino Alto Adige. E Trieste subito dopo Trento. La regione e il suo capoluogo viaggiano in testa nelle classifiche delle startup, in rapporto al totale delle società di capitali, secondo la più recente elaborazione di Infocamere su dati resi noti dal ministero dello Sviluppo economico.
Un report molto dettagliato sulla distribuzione settoriale e geografica delle società innovative, sul valore complessivo e medio della produzione e del capitale sociale, sulla redditività e le presenze giovanili, femminili ed estere in azienda.
Il dato italiano La fotografia nazionale, a fine settembre 2015, registra 4.704 startup iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese, ai sensi del decreto legge 179 del 2012, un incremento di 456 unità (+10,8%) rispetto al secondo trimestre di quest’anno. Si tratta di un settore che pesa lo 0,31% del milione e mezzo di società di capitali italiane ed esprime un capitale sociale pari a quasi 236 milioni di euro, circa 50mila euro a impresa.
I numeri assoluti In valore assoluto la Lombardia è la regione che ospita il numero maggiore di startup innovative. Sono 1.018, pari al 21,6% del totale. Seguono l’Emilia Romagna con 541 (11,5%), il Lazio con 455 (9,7%), il Veneto con 360 (7,6%) e il Piemonte con 326 (6,9%). Il Friuli Venezia Giulia, con 132 (2,8%), è al dodicesimo posto, mentre in coda alla classifica si collocano la Basilicata con 30, il Molise con 19 e la Valle d’Aosta con 12.
Fvg secondo Guardando però al rapporto delle startup rispetto al totale delle società di capitale delle diverse regioni, il Friuli Venezia Giulia (0,56%, vale a dire 56 incubatori di innovazione ogni 10mila aziende) è secondo solo al Trentino Alto Adige (0,91%) e davanti alle Marche (0,55%), alla Val d’Aosta (0,53%) e all’Emilia Romagna (0,49%). La Lombardia (0,32%) è solamente al nono posto.
Le province Guardando poi alle province, in valore assoluto Milano è quella che ospita il numero maggiore di startup: 680, pari al 14,5% del totale. Seguono Roma con 389 (8,3%), Torino con 246 (5,2%), Napoli con 143 (3%) e Bologna con 142 (3%). Superano quota 100 anche le province di Modena, Trento, Firenze e Padova.
Trieste e Pordenone Pure in questo caso, però, in relazione al totale delle società, le province Fvg si piazzano in vetta. Trento (1,21%) è al primo posto, quindi Trieste (1,12%) al secondo e Pordenone (0,63%) al quinto, subito dietro Ancona (0,84%) e Ascoli Piceno (0,68%). Milano e Roma non rientrano fra le prime dieci province. Non una sorpresa, le posizioni alte del nostro territorio, dato che la presenza dell’Area di ricerca a Trieste e del polo scientifico a Pordenone finiscono inevitabilmente con l’incidere sul dato statistico, anche se poi i vantaggi competitivi dell’innovazione spesso finiscono altrove.
I settori Stando alle informazioni del Registro, il 63% delle startup Fvg è attivo nei servizi, specie nella ricerca e sviluppo e nella produzione di software e consulenza informatica. Per il 34% si innova poi nei campi dell’industria e dell’artigianato (in particolare nella fabbricazione di apparecchiature elettriche, computer, prodotti di elettronica e macchinari).
Azionisti e occupati A disposizione, infine, un quadro solo nazionale sulle startup con una compagine societaria a prevalenza femminile (sono 611, il 13% del totale), su quelle a prevalenza giovanile (under 35, sono 1.122, il 23,9%) e a prevalenza straniera (sono 99, il 2,1%). Nazionali pure i dati sugli occupati. Le 1.710 startup con dipendenti impiegavano a fine giugno 4.891 persone (in aumento di 967 unità rispetto a fine marzo, +24,6%), in media 2,9 persone per ogni impresa.
Bilanci Quanto ai bilanci 2014 (entrano nel database 2.663 startup), il valore della produzione media è pari a 131mila euro, ma la metà ha prodotto fino a poco meno di 25mila euro. L’attivo è in media di 250mila euro a impresa, ma sempre per la metà non si va oltre i 66mila euro.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
I commenti dei lettori