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Le trincee di Selz rinate fra cerimonie e didattica

RONCHI DEI LEGIONARI. Sul fronte della valorizzazione delle presenze della Grande Guerra, a Ronchi dei Legionari, qualche passo in avanti è stato fatto. Grazie alla “convenzione” che il Comune ha...

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RONCHI DEI LEGIONARI. Sul fronte della valorizzazione delle presenze della Grande Guerra, a Ronchi dei Legionari, qualche passo in avanti è stato fatto. Grazie alla “convenzione” che il Comune ha stipulato con l'associazione dei “Grigioverdi del Carso” e potendo contare su un contributo della Provincia, sono stati avviati i lavori di pulizia, consolidamento e “ricostruzione” della trincea di quota 85, proprio quella che fa parte del museo all'aperto del Monte Cosich. Un lavoro che è propedeutico all’allestimento, a fini didattici, delle due sezioni in cui è stata divisa la trincea, quella austroungarica, con l’ulteriore sviluppo della pavimentazione in legno e il posizionamento di ulteriori feritoie per fucilieri. Oggi queste testimonianze saranno visibili, proprio grazie ai “Grigioverdi” che saranno da abili guide all'interno di trincee e camminamenti.

L’occasione la offre la cerimonia che viene promossa questa mattina a cura dell'amministrazione comunale a quota 66, sul monte Sopra Selz, dove si ricorda i sottotenenti Vincenzo Geraci e Giovanni Guccione, giovani ufficiali del 76.mo reggimento fanteria. Geraci, assieme a Guccione di Gela, il 21 ottobre 1915 morirono sulle alture di Selz ed entrambi furono insigniti della medaglia d’oro.

Il programma prevede alle 10 il ritrovo, alle 10.30 l'onore ai caduti e l'esecuzione dell'inno nazionale da parte della banda della società filarmonica “Giuseppe Verdi”, mentre successivamente verrà data lettura della motivazione delle medaglie d’oro, ci sarà l'orazione ufficiale e l’esecuzione dell’inno d'Europa. Alla cerimonia sarà presente anche una delegazione del Comune siciliano di Gela. L'iniziativa è svolta con la collaborazione della Protezione civile comunale, che predisporrà un servizio navetta dal parcheggio dopo la piramide, dell’associazione “Grigioverdi del Carso”, grazie alla quale sarà possibile visitare le trincee di quota 85, del gruppo comunale dell'associazione nazionale alpini, dell'associazione nazionale del Fante e dell'associazione culturale dei siciliani di Gorizia.

La valorizzazione del territorio carsico potrebbe avvenire, va ricordato, in stretta collaborazione con i comuni limitrofi, recuperando in questo modo gli aspetti più rappresentativi dei resti storici della Grande Guerra, integrandoli con il patrimonio culturale e naturalistico e rendendoli poi fruibili ad utenti, collegati al turismo ippico, come nel caso del galoppatoio del lago di Pietrarossa ed alla pratica della mountain-bike. Ma si tratta concretamente di un’altra opportunità di valorizzazione del territorio, costituita anche dall’ingente patrimonio di resti storici della prima guerra mondiale. Resti che corrispondono alle grotte, alle trincee e ai camminamenti, ma anche ai cippi ed alle targhe, sia italiane, sia austroungariche e che sono un vero e proprio museo all’aperto.(lu.pe.)

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