Albona: Palazzo Coppe, in arrivo il progetto per il restauro
La sistemazione della sede della Comunità degli italiani richiederà un milione di euro

ALBONA. Primi passi concreti nell’attuazione di un progetto finora sempre rimandato per lungaggini burocratiche e tecniche: il restauro di Palazzo Coppe, sede della locale Comunità degli Italiani. L’edificio, che risale al 1864, sta ormai dimostrando la sua età: il tetto spande da tutte le parti, l’impianto elettrico è inaffidabile, le strutture di interpiano sono in pessime condizioni, il teatrino è da rifare e così avanti. Secondo una recente stima approssimativa, per eseguire i lavori al meglio servirà all’incirca un milione di euro.
Primi passi concreti, si diceva. Sta infatti per essere bandita la gara pubblica mirata alla stesura del progetto esecutivo dei lavori: ad annunciarlo è la presidente della Comunità Daniela Mohorovic, che nei giorni scorsi ha preso parte a un importante incontro nel palazzo municipale cui hanno partecipato il presidente e il segretario della Giunta esecutiva dell’Unione Italiana Maurizio Tremul e Marin Corva da una parte, e il sindaco Tulio Demetlika, il vicesindaco Eni Modrusan e l’assessore all’Assetto territoriale Anamarija Luksic dall’altra. Tremul ha assicurato da parte dell’Unione Italiana il versamento di 40mila euro per la stesura dei documenti che verranno allegati alla documentazione progettuale finora redatta, tra cui l’indagine sulla situazione statica del palazzo nonché la documentazione base per la sua conservazione e tutela, visto che si tratta di un bene culturale. In questa voce di spesa rientrano i 18.600 euro erogati negli anni scorsi dall’Università Popolare di Trieste.

Difficile ipotizzare al momento con una certa precisione la data di apertura del cantiere dei lavori: si parla comunque del 2016, mentre la durata dell’intervento è stimata in un anno e mezzo.
Procede intanto a pieno ritmo l’attività delle varie sezioni della Comunità che - lo ricordiamo - conta ben 1.200 iscritti. E vanta tre cori, spiega ancora Daniela Mohorovic: quello misto, il coro Xl e il coro Gioia filigrana oltre ai minicantori. La Comunità organizza anche corsi di informatica e di scultura, nonché lezioni di lingua italiana per tutti i cittadini. «Dobbiamo essere sempre pronti - aggiunge Mohorovic - poiché la Comunità è sempre invitata a dare il suo contributo in campo artistico e culturale non solo all’interno della dimensione minoritaria per così dire, ma anche nell’ambito di manifestazioni e ricorrenze di carattere cittadino. (p.r.)
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