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Ciclisti indisciplinati, a Monfalcone sei multe al mese

Ma c’è chi non ne vuole sapere di pagare. Il comandante Walter Milocchi: «Declinano false generalità, tentano la fuga o litigano»

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Ciclisti a Monfalcone 

MONFALCONE C’è quello che fermato, ruota il manubrio e fugge via. Quello che, di fronte all’evidenza, lì per lì non nega, ma declina poi generalità inventate di sana pianta. E infine quello che, inviperito, rivolge impropèri alla malcapitata vigilessa la cui “colpa” grave è unicamente di averlo multato. Quasi che, in virtù di chissà quale dispensa, dovesse venire esonerato.

Si tratta del quadro, piuttosto variopinto, davanti al quale la Polizia municipale di Monfalcone spesso si trova quando gli indisciplinati non sono i conducenti su quattro ruote - che molto spesso davanti a una cintura latitante, una patente lasciata in cassetto o una velocità da galoppo sostenuto abbozzano una scusa a fanno ammenda, riconoscendo la trasgressione -, bensì su due.

Lo rivela il comandante della Municipale, Walter Milocchi, offrendo un report sull’attività condotta negli ultimi mesi dagli agenti in città, relativamente al particolare tipo di violazione. Forse casi-limite, ma ugualmente degni di nota. «Il Comando - riferisce - effettua controlli mirati sul rispetto del Codice della Strada da parte dei ciclisti, per segnalazioni e lamentele che giungono in merito al mancato uso delle luci in orario notturno, circolazione sui marciapiedi e in contromano». I controlli, che avvengono generalmente due o tre volte al mese, riguardano in particolar modo viale San Marco, via Bixio, via fratelli Rosselli e via Bellini. Nel corso del 2014 sono state accertate 71 violazioni a carico di ciclisti. Mentre nei primi otto mesi di quest’anno sono state elevate 29 sanzioni.

«Il trend - commenta il comandante Milocchi - in realtà è stabile poiché nel 2015 l’organico del Corpo di Polizia municipale è diminuito di due unità, mentre sono aumentati i servizi per altri generi di controllo, come quello relativo all’abbandono di rifiuti e all’antidegrado in genere». Secondo quanto riferito spesso i conducenti di velocipedi (così tecnicamente vengono definiti i ciclisti) sono gli utenti che si arrabbiano maggiormente. «In passato si sono verificati anche casi di false dichiarazioni di generalità - prosegue -, impropèri rivolti a vigili in servizio e tentativi di fuga per sottrarsi alla sanzione amministrativa». «Fortunatamente questi episodi - sottolinea Milocchi - riguardano una piccola quota di persone che pensa di poter fare ciò vuole sulla strada».

Nel periodo invernale i controlli, meno frequenti per via del minor ricorso alle due ruote, riguardano soprattutto il mancato impiego di luci (quando c’è oscurità) nella conduzione delle due ruote, che può costituire un grosso rischio. In estate si fanno controlli mirati in viale San Marco, perché in presenza di una pista ciclabile accessibile c’è ancora chi si ostina a non usarla, e nelle vie fratelli Rosselli e Bixio, spesso attraversate anche contromano. Infine controlli ad hoc si sono avuti in via Bellini, proprio per le segnalazioni di residenti che asserivano di ciclisti n transito in senso opposto rispetto al regolare senso di marcia.

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