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La “guerra del Tpl” stoppa i bus gratuiti per gli esuli

La Regione Fvg costretta a tenere in “stand by” la legge sugli abbonamenti scontati fino all’aggiudicazione definitiva della gara. Respinte finora trenta domande

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Un autobus della Trieste Trasporti 

TRIESTE. Per gli esuli istriani le tessere gratuite dell’autobus restano un miraggio. La Regione, bloccata dai ricorsi sulla gara d’appalto per la gestione del trasporto pubblico locale in Friuli Venezia Giulia, non ha potuto ancora finanziare la norma che consente le agevolazioni e neppure emanare un regolamento. E così le richieste dei potenziali beneficiari, inviate alla Provincia - una trentina in totale - sono state tutte respinte. Per l’abbonamento se ne riparlerà più in là, quando tutti gli inghippi burocratici e amministrativi saranno sciolti completamente.

Era stata l’associazione temporanea d’impresa, composta da Busitalia Sita Nord srl (appartenente alle Ferrovie dello Stato) e Autoguidovie spa a ricorrere al Tar e al Consiglio di Stato contro la Regione. Vittorio Zollia, l’assessore provinciale che da mesi segue la vicenda, spiega: «Nel nuovo bando di gara c’era la previsione delle tessere per gli esuli - rileva - visto che questa previsione faceva riferimento all’ultima legge della Regione che sarebbe stata applicata nel contratto per il Tpl. Ciò sarà possibile non appena avverrà l’affidamento della gestione. Se non ci fossero stati i ricorsi al Tar tutto sarebbe già risolto. Stando così le cose - precisa Zollia - le domande non sono state accolte e le pratiche, al momento, si sono concluse».

A sollevare il caso, a febbraio, il consigliere Bruno Marini. Il forzista si era accorto che l’aula, in passato, aveva votato un provvedimento che consentiva agli esuli di ottenere, annualmente, un abbonamento quasi gratuito: in base alla legge avrebbero potuto pagare la tessera solo 5 euro e 15 centesimi, anziché 343,50 come accade per gli altri cittadini. Ciò in virtù di una norma proposta dal centrodestra nel 2007: un comma inseriva tra i beneficiari, insieme a invalidi, ciechi e sordomuti, pure istriani, fiumani e dalmati di tutta la regione.

Nei mesi scorsi la notizia aveva innescato un vero e proprio assalto agli sportelli della Provincia. Ma l’ente, in mancanza di un quadro normativo certo, non ha mai potuto consegnare alcunché. Sulla questione si era espressa anche la presidente Debora Serracchiani, confermando che l’agevolazione sarebbe entrata a pieno titolo nel bando di gara del Tpl con uno sconto riservato agli istriani e alle altre categorie individuate. Con la condizione, naturalmente, di attendere l’affidamento dell’appalto. È previsto che l'affidatario si impegni ad applicare i titoli di gratuità e le agevolazioni tariffarie secondo le disposizioni normative nazionali e regionali in vigore», puntualizzava la governatrice in un corposo comunicato stampa.

Testo in cui, peraltro, Serracchiani aveva approfittato anche per indirizzare una sonora bacchettata a Bruno Marini. Il consigliere regionale, stando all’analisi della governatrice, avrebbe cavalcato l’intera questione a fini prettamente politici. «Le speculazioni sulla pelle degli esuli da parte dei soliti noti devono finire una volta per tutte anche quando si parla di trasporto pubblico locale», rimproverava Serracchiani precisando la scelta di intervenire personalmente sul tema «in quanto ho ritenuto necessario fare rapidamente chiarezza su un problema che ha toccato la sensibilità di persone, per lo più anziane e già colpite dall'ingiustizia della storia». Anche perché, sottolineava, allo stato attuale della normativa regionale «gli esuli non possono accedere alle agevolazioni per il trasporto locale. È un comportamento grave - concludeva Serracchiani riferendosi a Marini - generare attese sapendo bene che oggi non potrebbero trovare risposta».

L’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture, Mariagrazia Santoro, conferma l’impegno della giunta a chiudere rapidamente il caso. «Ci pareva che il problema e le annesse polemiche fossero rientrate - rimarca -. Non appena la situazione dei ricorsi avrà trovato soluzione, prenderemo i dovuti provvedimenti».

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