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Trieste, cantiere a Miramare. Scatta il divieto di sosta FOTO

L’avvio dei lavori per l’ingresso automatizzato al park del polo museale toglie alle auto lo slargo tra Ostello e Sticco: serve alle manovre dei pullman

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Sono tanti i cantieri che andrebbero aperti per rimediare alle ferite che affiggono il castello di Miramare. Ma sono tanti anche quelli che sono già partiti in questi mesi all’interno dei ventidue ettari di superficie della dimora che fu di Massimiliano d’Asburgo e di sua moglie Carlotta di Belgio. L’ultimo, recentissimo, non passa inosservato: da ieri lo slargo che si trova subito dopo l’Ostello, quello adibito a parcheggio per i tanti turisti e gli ancor più numerosi bagnanti, è off limits.

Sono infatti iniziati da pochi giorni i lavori che serviranno a dotare l’area destinata ai parcheggi del polo museale di un ingresso automatizzato. Verrà eliminato il gabbiotto di viale Miramare, quello posto a pochi metri dallo stabilimento balneare Sticco, dove trova ombra l’addetto alla vendita dei tagliandi per la sosta delle automobili e dei pullman turistici. Al suo posto verrà posizionata una sbarra che si aprirà dopo il rilascio del biglietto d’ingresso. Il pagamento del parcheggio, a visita avvenuta, andrà effettuato presso delle apposite macchinette che verranno sistemate poco dopo la stazione dei carabinieri, sulla stessa linea dove attualmente si trovano i distributori di snack e di bevande. I lavori, il cui costo si aggira attorno ai 100mila euro, dovrebbero terminare non più tardi di Ferragosto.

In queste settimane di scavi qualche disagio andrà messo in conto, visto che l’interramento dei cavi, necessari all’automazione del parcheggio, interessa il tratto di asfalto che separa l’ingresso dell’area parcheggio dalla zona dove verranno installate le macchinette per il pagamento dei relativi ticket. I pedoni e le automobili, con le dovute cautele, possono continuare ad attraversare tale zona, mentre l’accesso è precluso ai pullman turistici. Per farli avvicinare il più possibile al polo museale, però, è stato loro riservato lo slargo che si trova a metà strada fra il bivio e l’ingresso al parco di Miramare. La richiesta, in tal senso, è stata inoltrata dalla PromoTrieste, il consorzio che si è fatto carico dei lavori, ed è stata ratificata dal servizio Mobilità e Traffico del Comune di Trieste, attraverso un’ordinanza temporanea in vigore dalla giornata di ieri fino alla fine dei lavori e comunque non oltre l’8 agosto.

Ciò ha comportato l’istituzione del divieto di sosta e di fermata con rimozione, dalle 8 alle 20, su tutta l’area interessata. È stata introdotta una deroga in favore dei pullman, «per il tempo strettamente necessario a sbarcare e imbarcare i turisti». Dove debbano sostare tali mezzi, una volta terminate queste operazioni, non è ancora dato a sapersi, anche se con la temporanea scomparsa di questo bacino di parcheggi è certo che a risentirne saranno soprattutto i bagnanti intenzionati a raggiungere in automobile questo tratto di costa.

Mentre un cantiere apre, un lotto di lavori è appena stato portato a termine. Si sono appena conclusi, infatti, i lavori di manutenzione dei muraglioni che si trovano alla base del castello e che si affacciano sul mare lungo tutto il lato che conduce alla porta della Bora, come viene chiamato l’ingresso vero e proprio del parco. Erano iniziati lo scorso novembre per porre rimedio ai danni causati dal trascorrere del tempo e dalle mareggiate, che avevano compromesso la stabilità di alcuni grossi massi di arenaria. Le stesse radici degli alberi che abbracciano il viale dei Lecci avevano in più punti messo a rischio la tenuta della struttura muraria.

Sono invece in piena attività i cantieri per il recupero delle serre ottocentesche e delle strutture adiacenti, le cosiddette serre nuove. Il grosso dei lavori è concentrato in due lotti, dove si possono apprezzare un costante viavai di operai e una discreta movimentazione di camion e ruspe. L’accordo di programma Stato-Regione ha messo a disposizione di questi e di altri interventi la cifra complessiva di un milione e 800mila euro. Il primo cantiere, quello aperto davanti alla Gartenhaus, il castelletto che si affaccia sul porticciolo di Grignano, dovrebbe concludersi nel mese di settembre. I lavori a questa struttura si sono rivelati più complicati del previsto, vista la necessità di mantenere inalterata la qualità architettonica del bene. La ricostruzione di una finestra bifora, andata distrutta nel corso della precedente gestione della serra (quella dei colibrì di Stefano Rimoli, ndr), ha richiesto un lungo studio dei progetti originari dell’architetto viennese Carl Junker.

Sembra essere andata meglio alle serre nuove, i cui lavori stanno procedendo regolarmente e, salvo imprevisti, si dovrebbero concludere entro la fine di novembre.

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