Via i Tir dalla città, monta la protesta
Raccolte 800 firme, allestiti banchetti per sensibilizzare la popolazione. I promotori: «Il Comune è rimasto inerte»

Quasi 800 firme raccolte con una facilità disarmante («Ma l’obiettivo è di arrivare almeno a mille»). Lettere al Comune. Il prossimo allestimento di banchetti per sensibilizzare tutti i goriziani. Un megastriscione con la scritta “Basta Tir in città”.
È una mobilitazione in grande stile quella che vede protagonista l’associazione “comunità Montesanto-Piazzutta”, il sodalizio che di fatto sostituisce il vecchio Consiglio circoscrizionale. «Protestiamo contro l’invasione dei camion da e per la Slovenia attraverso le nostre vie cittadine e stigmatizziamo l’inerzia dell’amministrazione comunale. Basta con il pericolo incombente, con l’inquinamento, con il dissesto stradale, con la trasformazione di zone residenziali in camionabili, con i rumori assordanti ad ogni ora del giorno e della notte».
Le due direttrici
dei camion sloveni
Nel mirino è il traffico consistente di Tir e di trasporti pesanti che, partendo dallo scalo ferroviario di Nova Gorica, attraversa la città seguendo due direttrici. «Nel primo caso, si tratta di Tir dedicati a trasporti eccezionali con enormi bobine di acciaio dal peso di circa venti tonnellate ciascuna per un peso totale che varia dalle 80 alle 140 tonnellate per ogni carico: questi attraversano la città passando per via Montesanto, via Mighetti, Valletta del Corno per proseguire lungo via dei Leoni e via Lungo Isonzo Argentina per poi entrare nell’autostrada A34 Gorizia-Villesse a Farra d’Isonzo e immettersi a Villesse nella A4». Ma ci sono anche altri mezzi pesanti che trasportano «tronchi di albero che passano sempre per via Montesanto, via Mighetti per poi infilarsi in via Orzoni, via Don Bosco e, attraverso Piedimonte, si dirigono verso Lucinico in direzione Udine».
Un situazione insostenibile, secondo l’associazione. «Nonostante le denunce al Comune con tanto di immagini che parlano da sole, nulla è cambiato. Siamo sorpresi e delusi nell’apprendere che i nostri amministratori, dopo innumerevoli promesse di interessamento e intervento, hanno concesso nuovamente in data 4 giugno 2015 l’autorizzazione al transito dei trasporti eccezionali per le strade cittadine per altri 12 mesi. Ci sentiamo letteralmente presi in giro: il fatto poi che la limitazione interessi le ore che vanno dalle 7.45 alle 8.30 e dalle 12.30 alle 14 dal mese di settembre al mese di giugno autorizza, in pratica, questi mezzi a “invadere” i quartieri in qualsiasi ora del giorno e della notte».
Protesta
e proposta
Non è tutto. Ad aumentare l’indignazione dei cittadini è che alle società di trasporti è stato fatto obbligo di stipulare una polizza fideiussoria di 10mila euro a tutela del patrimonio stradale. «È semplicemente ridicolo, visto che con quei soldi - tuona la comunità Montesanto-Piazzutta - non si paga neppure l’accensione dei macchinari atti all’asfaltatura...». Altro affondo al Comune: «Ha curato l’aspetto bucolico delle rotonde e quello ecologico delle piste ciclabili ma, in verità, esse celano una realtà diversa. Gli amministratori avrebbero dovuto riflettere prima di dare certe autorizzazioni: viene spontaneo chiedersi se il Comune interessa l’interesse della collettività».
Accanto alla protesta, c’è la proposta: apporre all’ingresso del territorio del Comune di Gorizia in via Montesanto così come in via San Gabriele il divieto di transito per i mezzi con oltre 35 quintali e istituire il limite dei 30 chilometri orari. Dalla parte opposta, invece, servirebbe un divieto analogo tranne per i mezzi adibiti a carico e scarico per le attività svolte all’interno della città.
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