Traffico in crescita, piano anticode in A4
Due percorsi alternativi in autostrada per fronteggiare il previsto aumento del 5% dei flussi turistici verso Istria e Dalmazia

PALMANOVA. La Venezia-Trieste si appresta a fare gli straordinari per reggere il flusso turistico stagionale e Autovie Venete allestisce la strategia di contenimento.
A Palmanova, “capitale” autostradale della regione, il presidente della concessionaria Emilio Terpin esplicita tre buoni motivi per prevedere una estate laboriosa: indagini demoscopiche avvertono che il 27% degli italiani orientati alla vacanza balneare sceglierà le spiagge istriane e dalmate; i frequentatori delle località nordafricane, in seguito ai tragici avvenimenti degli ultimi mesi, riorienteranno prevedibilmente le loro mete; chi in genere ama la Grecia, viste le incertezze economiche del partner ellenico, potrebbe optare per una temporanea discontinuità. Risultato finale: è lecito attendersi un incremento del traffico attorno al 5%, del resto già riscontrato nel periodo gennaio-maggio 2015, nel corso del quale il numero dei “veicoli effettivi” è cresciuto del 3,42%.
Gli automobilisti dovranno quindi avere pazienza e attenzione. I “bollini neri” vengono pronosticati per sabato 25 luglio, venerdì 31 luglio, sabato 1° agosto, venerdì 7 e sabato 8 agosto in direzione Trieste; giornate nevralgiche per il ritorno saranno sabato 22 e sabato 29 agosto. Davide Sartelli, direttore di esercizio di Autovie Venete, illustra il piano per affrontare le acuzie: 227 addetti schierati 24 -h-24, con 18 punti di soccorso meccanico fuori dall’autostrada ma sistemati entro 5 km dal tracciato della Venezia-Trieste, mentre altri 3 punti-soccorso verranno posizionati “in itinere”.
Sartelli stima che nelle giornate di “esodo” i transiti tocchino le 180 mila unità contro le 120 mila registrate ordinariamente: al casello del Lisert, contro una media di 15 mila transiti, si balza a 30 mila; a quello di Latisana dai consueti 5 mila a 20 mila.
Le aree nevralgiche sono soprattutto due: San Donà, dove termina la terza corsia, e Palmanova, dove la A23 conferisce il suo malloppo. Autovie interverrà con percorsi alternativi così pensati: nel momento in cui si raggiungeranno i 10 chilometri di coda a San Donà, il traffico “a monte” sarà fisicamente spostato sul percorso alternativo A27 e A28 (ovvero Quarto d’Altino-Conegliano-Pordenone-Portogruaro). Per attenuare l’imbottigliamento tra Palmanova e Lisert, invece, si utilizzerà la Villesse-Gorizia con l’ulteriore supporto delle autostrade slovene e croate, che consentirà, in sostanza, di “circumnavigare” Trieste.
Quanto al controesodo, che coincide con la discesa di flussi da Tarvisio, sarà Palmanova l’epicentro, con previsione di code fino ai 20 km: Autovie chiuderà i caselli di Udine e cercherà di diluire il traffico lungo le statali.
Massima attenzione alla sicurezza, dice infine il responsabile operativo Enrico Razzini: Autovie impiega 13 milioni all’anno sugli appositi capitoli. Nella realizzazione del primo lotto della terza corsia, tra gli investimenti per la sicurezza e quelli di tutela ambientale, la cifra complessiva è ammontata a oltre 50 milioni: circa il 25% del totale.
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