La Grande guerra si scopre in carrozza
Dopo la “Trottata della fratellanza” arrivano i percorsi con i cavalli promossi dalla Pro Loco di Fogliano

FOGLIANO. Tanti partecipanti, tanti curiosi, domenica a Fogliano Redipuglia, per l’arrivo della “Trottata della fratellanza”, manifestazione che sarà organizzata in occasione del primo centenario della Grande Guerra. L’iniziativa, che gode del patrocinio delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, fa parte di un lungo percorso partito da Bassano del Grappa con finale a Gorizia, passando per Lipiza e toccando i principali siti monumentali della Grande Guerra. E, quindi, non poteva non esserci il Sacrario e il cimitero austroungarico, dove le tante carrozze trainate da cavalli, ma anche i muli che per anni furono utilizzati dalle truppe alpine, sono stati ricevuti, tra gli altri, dal sindaco, Antonio Calligaris e dal coordinatore dei “Sentieri di Pace”, Franco Visintin.
Lungo le strade del paese si è sviluppata una sfilata che, partita dal cimitero austroungarico per arrivare all’area del Sacrario, si è quindi spostata fino al centro visite Gradina di Doberdò del Lago, soffermandosi, strada facendo, alla Dolina dei Bersaglieri e gli altri siti che si trovano lungo il tragitto carsico. Al termine un pranzo conviviale è stato organizzato all’interno dell’area sportiva del colle di Sant’Elia, dove è stato organizzato un campo per il riposo, stalle ed attrezzature necessarie all’ospitalità dei cavalli.
E proprio su questa scia un’altra novità sta per aggiungersi alla già ricca offerta turistica coordinata dai “Sentieri di pace” della Pro Loco di Fogliano Redipuglia. Se tutto andrà come previsto, presto si potranno visitare a “bordo” di carrozze d’epoca i maggiori siti della Grande Guerra sul Carso e lungo la pianura isontina. Tutto ciò attraverso specifici itinerari che porteranno all’interno delle aree maggiormente interessate alla storia del primo grande conflitto mondiale. Sarà lo stesso cocchiere in divisa d’epoca, coadiuvato da un esperto storico dei “Sentieri di pace”, a percorrere le vie di collegamento tra le trincee ed i camminamento e soffermarsi per una visita approfondita finalizzata a far meglio conoscere la vita dei militari in un continuo rapporto con le popolazioni locali durante i cinque anni del conflitto. L’esperienza di carrozze con soldati è già stata ampiamente sperimentata in diverse edizioni de “Ritorno sul Carso”, svoltesi sull’area di Monte Sei Busi e della Dolina dei Bersaglieri. (lu.pe.)
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