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CERVIGNANO. Nottata difficile, quella tra venerdì e ieri, per il capoluogo della Bassa friulana, tra furti e atti vandalici. In via Aquileia, tre attività sono state “visitate” dai soliti ignoti. Lungo la riva sinistra del fiume Ausa, invece, all’altezza di via Caiù, i vandali hanno sradicato e gettato nel fiume una ventina di alberi che erano stati piantati, lo scorso mese di maggio, dai cittadini di Cervignano, assieme ai volontari della Nautica e ai ragazzi della Canoa Polo. I ladri, in via Aquileia, hanno agito nel cuore della notte. È stata presa di mira la fioreria “Prime Rose” di Federica Trevisan. I delinquenti hanno tentato invano di forzare la porta d’ingresso, forse con un piede di porco. Il danno è attorno ai 300 euro. I ladri, sicuramente sempre la stessa banda, sono riusciti a entrare forzando la porta di ingresso, all’interno degli uffici di assistenza infortunistica stradale “Con.Sol” di Sabrina Salmaso. In questo caso sono stati rubati 500 euro. I danni, invece, ammontano a circa 800 euro. È andato a segno anche il colpo all’interno dell’agenzia di assicurazioni “UniQua”, dove i malviventi sono entrati negli uffici forzando la porta di ingresso. Dopo aver rovistato negli armadi e nei cassetti, hanno rubato alcuni francobolli per un valore di circa 50 euro. Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Radiomobile di Palmanova che, con i colleghi di Cervignano, stanno indagando per risalire ai colpevoli. Alcuni titolari delle attività di via Aquileia, intanto, hanno espresso il loro disagio facendo sapere di essere «preoccupati per la situazione».

Sempre nella notte tra venerdì e ieri, ignoti hanno sradicato una ventina di alberi lungo la riva sinistra del fiume Ausa, piantati a maggio dai cittadini, assieme ai volontari della Nautica e ai ragazzi della Canoa Polo. Erano un simbolo. In quella zona doveva nascere una nuova area verde. Ad accorgersi per primo dell’accaduto, ieri mattina, è stato il segretario della Nautica, Giuseppe Iannucello. Le piante, arrivate direttamente da un vivaio della Forestale di Tarcento, sono state gettate nel fiume. Comprensibile la rabbia e l’amarezza del presidente Florit. «È davvero sconsolante – commenta - sapere che ci sono persone che si divertono a compiere simili atti vandalici. Ad ogni modo non ci arrenderemo: pianteremo nuovamente gli alberi». Alessandro Tripiciano, che fa parte del direttivo, aggiunge: «Chi ha compiuto un gesto simile andrebbe punito. È una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, dei volontari e dei ragazzi del Cus, che tanto si sono dati da fare per far nascere una nuova area verde. Speriamo vengano presi provvedimenti. È sbagliato sottovalutare questi episodi. Abbiamo denunciato l’accaduto ai carabinieri di Cervignano».

Elisa Michellut

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